Pioggia di fermi amministrativi da Congesi, Adoc annuncia battaglia legale
La presidente Paolo Bellomo: «Il Consorzio assieme a Soget hanno deciso di travestirsi da Grinch, recapitando sotto l'albero di Natale un “regalo” decisamente sgradito»
CROTONE «Mentre le famiglie crotonesi si preparano a celebrare il Natale, Congesi e Soget hanno deciso di travestirsi da Grinch, recapitando nelle case dei cittadini un “regalo” decisamente sgradito: una pioggia incessante di preavvisi di fermo amministrativo».
È quanto segnala in una nota Paola Bellomo, presidente dell’Associazione nazionale per la difesa e l’orientamento dei consumatori (Adoc) di Crotone che «denuncia con fermezza l'offensiva di fine anno lanciata dal Consorzio in liquidazione».
«In questi giorni di festa - commenta Bellomo -, invece di ricevere auguri, i cittadini si vedono minacciare il blocco delle proprie auto per bollette dell’acqua vecchie di anni e palesemente prescritte».
«È un atto di una gravità inaudita - incalza l'Avv. Bellomo -, soprattutto perché arriva dopo che, per mesi, Congesi ha colpevolmente ignorato ogni nostra richiesta di dialogo. Abbiamo chiesto tavoli tecnici, abbiamo inviato diffide e proposto soluzioni bonarie: siamo stati circondati da un muro di silenzio, mentre il Consorzio continuava a perpetrare azioni illegittime nonostante i ricorsi pendenti».
L'Adoc «richiama con forza la recentissima sentenza del Tar Lazio numero 13185 del 2025, che definisce come "pratica commerciale scorretta" proprio la condotta di quei gestori che ignorano la prescrizione biennale e vessano gli utenti con minacce di esecuzione forzata».
«Non permetteremo che il Natale dei crotonesi - assicura Bellomo - venga rovinato da un sistema malato che grazia i debiti dei potenti e perseguita i cittadini comuni con metodi sanzionati dai tribunali».
«Abbiamo chiesto ai liquidatori di Congesi - annuncia la presidente di Adoc - il blocco immediato di questa pioggia di fermi, e l’istituzione di un tavolo tecnico che possa ristabilire le regole continuamente ignorate dal Consorzio. L'Adoc è pronta a portare ogni singola pratica davanti all'Antitrust e alla magistratura, chiedendo i danni per questo scempio», conclude Bellomo.

