Cisl-Fp e Fials: «Tempo di vacche magre e Brambilla pensa al banchetto?»
Commento amaro dei segretari generali D’Aloi e Sarcone sulla cena organizzata dal commissario per la presentazione dell'Atto aziendale non concertato con le sigle sindacali

CROTONE «Apprendiamo con grande stupore che il commissario dell’Asp di Crotone (Antonio Brambilla, ndr), con nota del 17 gennaio scorso, ha invitato tutti i direttori delle Unità operative complesse e tutti i direttori delle Unità operative semplici dipartimentali, a partecipare il giorno 22 gennaio 2025, alle ore 18.30, presso la sala ricevimento “Ristorante Porto Vecchio” sito in Crotone, per la presentazione del nuovo Atto aziendale e per il Resoconto attività 2024». È quanto scrivono in una nota Antonino D’Aloi e Francesco Sarcone, rispettivamente segretari generali della Cisl-Fp e Fials della provincia di Crotone.
«È stata, altresì, prevista la cena aziendale di lavoro - riferiscono i due segretari generali -, introducendo una nuova prassi, degna di una visione moderna e futuristica delle relazioni e rapporti di lavoro, alle quali chiaramente sinora non eravamo abituati. Forse questa metodologia, da ascrivere alle migliori prassi, sarà presa in considerazione dai vari livelli istituzionali del nostro territorio».
«Peccato che in tempi di “vacche magre” - insorgono i sindacati - si pensi al banchetto piuttosto che al merito delle questioni che attanagliano un comparto così in difficoltà sul nostro territorio in particolare. Il merito, infatti, il signor commissario, avrebbe potuto e dovuto affrontarlo preventivamente con le organizzazioni sindacali (tutte) presenti nell’Asp di Crotone».
«Probabilmente, al dottor Brambilla - commentano D'aloi e Sarcone -, valido professionista e sicuro conoscitore del pianeta sanità, sfuggirà un particolare importantissimo che è quello delle peculiarità che diversificano le esigenze sanitarie nelle varie aree del paese. Pertanto, pur riconoscendogli i meriti propri, non possiamo non addebitargli la grave responsabilità di non aver affatto coinvolto le Organizzazioni sindacali che tanto potevano dare in termini di suggerimenti per il miglioramento dei servizi, sia ospedalieri, che territoriali volti ad un miglioramento dei Lea, oggi vicino ai minimi storici».
«Essendo le scriventi - proseguono le due organizzazioni sindacali - completamente ignari di tutto ciò che è stato previsto, si riservano di agire ad ogni livello nel momento in cui venissero a conoscenza di previsioni non confacenti i reali bisogni dei cittadini e rispettosi del ruolo dei tanti validi professionisti operanti nelle varie strutture delle sanità crotonese».
«L’Atto aziendale - sottolineano D'aloi e Sarcone - costituisce un elemento di elezione di un’azienda essendo lo strumento di autogoverno, strategico per tutte le attività afferenti all’organizzazione complessiva aziendale. È quindi intuibile che ciò che può essere impeccabile, organizzativamente, in Emilia o Lombardia, ad esempio, può rivelarsi fallimentare in una regione o territorio come il nostro dove abbiamo necessità di risposte immediate e soluzioni certe per gli atavici ritardi accumulati».
«Riservandoci, come già detto, di entrare nel merito delle previsioni inserite nell’Atto aziendale – precisano ancora i due segretari generali -, appena avremo la fortuna di poterlo visionare, restiamo fiduciosi in un intervento del governatore regionale, nella sua qualità di commissario ad acta per la Sanità, affinché prenda atto di tutto ciò, senza trascurare che un provvedimento di straordinaria importanza venga adottato in un momento storico che vede i commissari in prorogatio e quindi vicinissimi a congedarsi dalle Aziende governate» concludono Antonino D’Aloi e Francesco Sarcone.