CROTONE «Ammontano a circa 65 milioni di euro - informa una nota -, le risorse finanziarie già assegnate per l'impiego alla Struttura commissariale da parte della Presidenza del Consiglio dei ministri e dal ministero dell'Ambiente e della sicurezza energetica e che, il commissario straordinario delegato per la realizzazione degli interventi di bonifica e recupero ambientale nel Sito contaminato di interesse nazionale (Sin), di Crotone, Cassano e Cerchiara di Calabria, ha previsto e proposto alle competenti autorità pubbliche e amministrazioni territoriali interessate, di impiegare nel corso del triennio (2024-2026)».

Natale al Centro Comune di Crotone
Natale al Centro Comune di Crotone

«Il Piano degli interventi, dettagliato, specificato e motivato per ogni singola destinazione d'impiego - riferisce il commissario Errigo - è già stato trasmesso in bozza agli aventi diritto; successivamente (e comunque entro 6 mesi dall’entrata in vigore del Dpcm 14 settembre 2023), la versione definitiva verrà trasmessa dal commissario straordinario al competente ministero dell'Ambiente e della sicurezza energetica».
«Regione Calabria, Provincia e Comune di Crotone - scrive Errigo -, potranno fornire il loro importante e richiesto contributo fornendo eventuali altre indicazioni in merito alla destinazione e impiego delle risorse finanziare pubbliche assegnate al commissario straordinario delegato di Governo».
«Come previsto, è stato inoltre espressamente richiesto - fa sapere il commissario -, un primo esame tecnico-scientifico del Piano degli interventi, da parte dell'Istituto superiore per la ricerca ambientale (Ispra) e dell'Agenzia regionale per la protezione dell'ambiente della Calabria (Arpacal)».
«Le aree contaminate del Sin - rende noto il comunicato -, dove il commissario straordinario Emilio Errigo, ha inteso di destinare e impiegare, le limitate risorse finanziarie, sono: l'area marina e i sottostanti fondali, situati in area Sin fronte mare, ex area industriale, ora precluse sin dal 2012 alle attività lavorative di pesca; le aree e spazi demaniali portuali e retroportuali situati in area Sin risultati contaminati, delimitati e allo stato inutilizzati ai fini commerciali e turistici; le aree terrestri situate in area Sin contaminate da Cic, scorie cubilot e fosforite, per la loro messa in sicurezza permanente».
«Per far fronte a queste azioni - spiega Errigo - saranno necessarie: verifiche tecniche per avere il profilo attuale della reale contaminazione dell'area archeologica “Antica Kroton”; la messa in sicurezza permanente della discarica Tufolo-Farina; il monitoraggio eco-tossicologico, sanitario e ambientale con eventuali interventi di caratterizzazione (ove ritenuti necessari), in aree perimetrate e non, ricadenti del Sin».
«La riqualificazione ambientale di quelle aree - sottolinea il commissario - che risulteranno effettivamente e realmente contaminate o fortemente inquinate, anche a seguito di approfondite analisi e rilevamenti eseguiti qualora fosse necessario, in avvalimento con le unità specializzate (Cbnr) del "Reggimento Cremona" dell'Esercito italiano unitamente alla componente specializzata operativa forestale, agroalimentare e ambientale dell'Arma dei carabinieri, consentiranno di non sperperare denaro pubblico, a beneficio del contribuente e della qualità della vita e la salute dei cittadini di Crotone e non solo».
«La popolazione crotonese - conclude Errigo - esige fatti concreti perché Crotone e provincia sono state già troppe volte private della possibilità di far conoscere, al mondo intero, la storia e la cultura millenaria di questo territorio dalle unicità paesaggistiche e dall’indiscusso valore umano solidale».