Naufragio Cutro, inflitti 20 anni di reclusione e 3 milioni di multa a presunto scafista
CROTONE Venti anni di reclusione, una multa di 3 milioni di euro e il risarcimento delle parti civili: e' questa la condanna inflitta dal giudice dell'udienza preliminare Elisa Marchetto, a conclusione del processo con rito abbreviato, a Gun Ufuk, il cittadino turco di 38 anni ritenuto uno degli scafisti che provocarono il naufragio del caicco Summer Love davanti alla spiaggia di Steccato di Cutro nel quale, il 26 febbraio dello scorso anno in cui persero la vita 94 persone, tra le quali 35 minori, mentre almeno una decina sono ancora oggi ufficialmente disperse.
Gun Ufuk e' stato ritenuto colpevole di tutti i reati contestati dalla pubblica accusa: naufragio colposo, favoreggiamento all'immigrazione clandestina e morte in conseguenza del favoreggiamento all'immigrazione clandestina. Il gup ha accolto la richiesta di condanna a 20 anni avanzata dal pm Pasquale Festa che aveva chiesto, pero', 2 milioni di multa.
Quanto al risarcimento alle parti civili, che dovranno essere quantificate in sede civile, oltre ad averlo accordato ai familiari delle vittime, il giudice ha ammesso anche quello per il ministero dell'Interno e per la Regione Calabria.
Prima della lettura della sentenza, l'imputato aveva preso la parola in udienza per spiegare che lui era «solo il meccanico della barca ed ho barattato il pagamento del viaggio con il compito di macchinista per riparare il motore. Non ho mai guidato la barca. Mi dispiace tanto per il dolore causato ai familiari delle persone morte».
Ufuk ha aggiunto che è dovuto scappare dalla Turchia per motivi politici. «Ero stato arrestato - ha detto - perche' considerato di fare parte del movimento che aveva condotto il tentato golpe del 2016. Nel 2019 sono stato in carcere per otto mesi perche' criticavo Erdogan e le sue politiche. Quando sono uscito per due anni ho dovuto presentarmi alla polizia ed ho tutt'ora il divieto di uscire dalla Turchia. Per chi e' considerato golpista non e' facile vivere in Turchia. Siamo discriminati dalle autorita' e non riusciamo a trovare lavoro. Per questo ho deciso di partire, ma non avevo i soldi necessari e cosi' ho accettato di fare il meccanico della barca che doveva arrivare sulla costa italiana e tornare. Mi ha fatto conoscere - ha concluso - gli organizzatori del viaggio Bayram, mio amico, che era il comandante della barca e che e' morto nel naufragio». (AGI)
Legale Ufuk: «Da sentenza verità monca, ricorreremo»
«È una sentenza che restituisce una verità monca, ricorreremo in appello. Nel frattempo attendiamo di conoscere le motivazioni per conoscere il ragionamento logico tenuto dal tribunale. Chiaramente non siamo soddisfatti di questo esito, ci aspettavamo una scelta più coraggiosa da parte di questo tribunale e confidiamo che ciò avvenga in appello». Così l'avvocato Salvatore Falcone, difensore di Gun Ufuk, il 29enne turco accusato di essere uno degli scafisti della Summer Love, il caicco pieno di migranti naufragato a Cutro il 26 febbraio dello scorso anno, dopo la sentenza del tribunale di Crotone che ha condannato il suo assistito a 20 anni di reclusione in primo grado.
«È riduttivo ritenere che Ufuk sia l'unico responsabile della morte di tutte queste persone - ha aggiunto il legale al termine dell'udienza -, la verità verrà ricercata ad ampio raggio, guardando a 360 gradi alla responsabilità di tutte le persone che dovevano essere coinvolte, ognuno per le proprie funzioni, e che purtroppo non lo sono state. Mi riferisco chiaramente ai soccorsi che non vi sono stati e a un rimpallo ignobile e abominevole di responsabilità tra il governo italiano e l'agenzia Frontex».