Galea: «Rissosità dentro e fuori i partiti non aiuta Crotone a crescere»
Il monito del militante di Italia viva a Crotone: «È giunto il momento di riscoprire la politica intesa come servizio, stop alle pratiche demagogiche»
CROTONE «Ho sempre ritenuto che il perno della politica sia costituito dal dialogo, sia tra un partito e l'altro, che tra i dirigenti di uno stesso partito». È quanto scrive in una nota Mario Galea militante di Italia viva a Crotone.
«Come si sa, a caratterizzare da sempre i rapporti politici dalle nostre parti - commenta l'ex consigliere comunale - è stata notoriamente la rissosità, la quale non consente alla nostra realtà di fare alcun effettivo passo avanti. Credo, altresì, fermamente nel principio della rappresentanza democratica, da un lato, e della responsabilità decisionale, dall'altro, di colui a cui è affidato il delicato compito di governare. Sia l'una cosa che l'altra sono tanto più forti, quanto meglio funzionano i partiti, le varie associazioni e le organizzazioni democratiche dei cittadini».
«La sede principale del confronto - ricorda Galea - e della dialettica democratica, si sa, è quella del Consiglio comunale, nel quale ciascuna forza, sia di maggioranza che di minoranza, può offrire il proprio apporto per elevare il benessere sociale, economico e culturale della propria comunità. Le pratiche demagogiche, attraverso cui ogni problema viene a bella posta semplicizzato, si devono lasciare alla piazza, soprattutto a quella virtuale, che sembra aver ormai preso il posto delle piazze reali dei decenni fa e dove la ragione è passata, quasi definitivamente, dalla parte di chi urla di più e fa la voce più grossa».
«Certo, il ruolo che spetta ad ogni consigliere comunale - sottolinea Galea - è quello di raccogliere le esigenze e i bisogni della propria comunità, per farsene fedele e onesto interprete. Se ad orientare le attività politiche fosse la ricerca del bene comune, in politica trionferebbe certamente lo spirito di collaborazione e non ci sarebbe più posto, né per le rivalità, né tanto meno per le contrapposizioni strumentali e fini a se stesse. Per questo, oggi più che mai, risulta fondamentale aumentare il senso di appartenenza alla propria comunità e cercare di sviluppare di continuo il grado di coesione sociale, così da riportare al grande splendore di un tempo quei settori, come il lavoro, l'economia e la cultura, nei quali Crotone ha tradizionalmente sempre primeggiato a livello regionale».
«Un obiettivo prioritario è senz'altro - auspica Galea - quello di assicurare il risollevamento della situazione complessiva dei ceti più deboli, ovvero di quei soggetti sociali, i quali oggi stanno maggiormente risentendo del fatto che, da più anni a questa parte, sono ormai venuti meno quei fondamentali presidi economico-sociali su cui si era finora potuto fare affidamento. Occorre, dunque, riscoprire la politica intesa come servizio, la quale dovrebbe fungere da faro per l'azione espressa da qualunque politico, che sia dotato di buona volontà», conclude Galea.