L'arte bianca
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CROTONE Stanno creando molto interesse nell'opinione pubblica crotonese (e non solo) alcuni pronunciamenti della sezione “Esecuzioni e procedure concorsuali” del Tribunale di Crotone in materia di sovraindebitamenti a tutela dello stato patrimoniale e reddituale. 

Come ad esempio la concessione della procedura di liquidazione controllata del patrimonio dei debitori ai sensi dell'articolo 270 del Codice della crisi d'impresa e dell'insolvenza che impone il divieto di prosecuzione delle azioni esecutive individuali e la sospensione di quelle già avviate. Ovviamente la legge, in questi casi, è molto restrittiva e si rivolge esclusivamente a debitori meritevoli per cui è il caso di fare chiarezza. Ne abbiamo per questo discusso motivo con il presidente dell’Associazione dei liquidatori giudiziari della provincia di Crotone, Giuseppe Donnici, che è anche uno dei massimi esperti sul territorio in materie concorsuali e di gestione del sovraindebitamento.

Avvocato, giungono in redazione dei comunicati che plaudono a questi pronunciamenti del Tribunale: che significa, che vengono cancellati i debiti?
«La sezione “Esecuzioni e procedure concorsuali” del Tribunale di Crotone si occupa di queste vicende da più di un decennio poiché la legge che per prima ha normato gli istituti in parola è la numero 3 del 2012. Quindi non è una novità e già da molto tempo un gruppo di valenti avvocati è stato pioniere e lungimirante approfondendo questa materia man mano che veniva creata. Bisogna sapere, infatti, che la genesi è stata travagliata e nel corso degli anni ha subito tante modifiche sulla spinta dei centri di potere che venivano colpiti dalle norme. In questo contesto, si tenga anche conto della non meno importante circostanza che consiste nelle capacità dei Giudici della Sezione che, ripeto, da un decennio, affrontano questa materia con lo spirito di chi amministra la Giustizia con senno e capacità tecnica».

Entri nel merito: si tratta della possibilità di cancellare i debiti?
«Sul punto ci tengo a fare una importante precisazione: non deve passare un messaggio sbagliato e nessuno deve pensare che il Tribunale sia il luogo dove vengono venduti sogni, perché non è cosi. L’utilizzo di questi istituti è strutturato in maniera complessa e i ricorsi devono essere gestiti con competenza ed estremo rigore poiché solo dimostrando l’esistenza di alcuni parametri è possibile raggiungere il risultato sperato. Diversamente, temo che possa crearsi l’idea, sbagliata e pericolosa, che è sufficiente scrivere due righe per ottenere l’esdebitazione e che tutti possono accedervi. Ripeto, non è così. Da un decennio, come dicevo, abbiamo strutturato un gruppo di lavoro e di studio che ha consentito ai professionisti di avere un approccio serio alla materia che, sinora, ha portato buoni frutti e tanti altri ne porterà a patto che si mantenga un metodo sobrio, professionale e di estremo rigore scientifico».

Avete intenzione di divulgare la possibilità di accesso a questa normativa? 
«Lo faremo per come abbiamo fatto sinora, ossia attraverso le giornate di studio e confronto che sono in programma per i mesi di ottobre e novembre e con l’approfondimento specifico di alcuni temi che saranno, poi, oggetto di pubblicazione sulle riviste scientifiche del settore».

Quindi è giusto dire che cercherete di ottenere risultati positivi attraverso l’approfondimento?
«Non esiste altra strada se non quello dello studio. In questa materia, è quello che facciamo da dieci anni e basta andare in rete per trovare gli articoli pubblicati nelle riviste scientifiche più importanti d’Italia».

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