L'arte bianca
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CUTRO Un terremoto di forte intensità potrebbe abbattersi, nelle prossime ore, sull’amministrazione comunale di Cutro guidata dal sindaco Tonino Ceraso. Tre degli eletti nella sua lista, con incarichi di governo, hanno annunciato di dimettersi.

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Secondo quanto è dato sapere la scintilla dello tsunami si sarebbe innescata dopo l’annuncio da parte dell’assessore Maria Teresa Stirparo di volersi candidare al consiglio regionale della Calabria nella lista della Lega. Secondo quanto si racconta a Cutro, Stirparo avrebbe chiesto l’appoggio del sindaco e Ceraso avrebbe risposto picche. A questo punto ci sarebbe stato un battibecco e l’assessora avrebbe annunciato la volontà di dimettersi.

A ruota sarebbero arrivate anche le minacce di dimissioni dell’assessore Vincenzo Andreoli e quelle del presidente del consiglio comunale, Piero Lorenzano. I tre, oltre a prendere le distanze dalla maggioranza che fa riferimento a Ceraso, vorrebbero lasciare anche la carica di consiglieri comunali ed è questo aspetto che può essere devastante per il sindaco.

Un brutto segnale per l’amministrazione Ceraso che, infatti, potrebbe non reggere più a questo dissanguamento che si aggiunge ad altri addii di consiglieri eletti nella sua lista, l’unica ammessa alla competizione elettorale che ha visto l’elezione a sindaco di Ceraso. Era partito con 16 consiglieri (tutti candidati nella sua lista) e ora rischia di non avere più i numeri per procedere nelle attività amministrativa.

Una maggioranza ormai ridotta al lumicino. Qualche settimana fa si erano dimessi anche Rocco Curcio di Fratelli d’Italia, per motivi di salute, Chiara Muto e Sara Brugnano per motivi personali. Il rischio è che anche i consiglieri comunali di Fratelli d’Italia, Elisa Parrotta e Damiano Aiello, già da tempo all’opposizione, possano rassegnare le dimissioni, minacciate da tempo.

Prima di procedere attendono l’arrivo del consigliere di Forza Italia, Piero Lepiane, previsto per oggi. In tre stanno valutando di dimettersi. Se anche queste dimissioni vanno in porto, la consiliatura terminerà anticipatamente perché, oltre a Ceraso, resterebbero soltanto 7 consiglieri. Non ci sarebbe più il numero legale per garantire la maggioranza del Consiglio.

Ceraso ha tentato, secondo quanto riferito, di convincere Fratelli d’Italia a recedere nel proposito di dimettersi. Avrebbe chiamato al telefono sia la sottosegretaria Wanda Ferro che il segretario provinciale Michele De Simone. Senza avere successo. Tra Ceraso e FdI non c’è un buon rapporto in quanto alla fine del 2023 il partito aveva tentato di trovare un accordo per appoggiare alle elezioni provinciali Elisa Parrotta e c’era stata la chiusura del sindaco di Cutro.

Ceraso non ha accolto la proposta e ha scelto di candidarsi nella lista del presidente Sergio Ferrari, aprendo così una frattura insanabile. Un altro segnale di rottura è stata una querela presentata da Aiello contro il sindaco Ceraso e l’assessore Valerio. Le distanze sono incolmabili e da FdI fanno sapere che «nemmeno gli interventi “dall’alto” di cui Ceraso si vanta - come quello della sottosegretaria Wanda Ferro - potranno ricucire i rapporti e salvare un’amministrazione arrivata ai titoli di coda».

Nella serata di ieri, De Simone è stato visto a Cutro, dove ha fatto il punto con i suoi e, a quanto pare, si va verso le dimissioni che potrebbero rappresentare la fine del mandato elettorale del sindaco Ceraso.

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