L'arte bianca
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CROTONE «La provincia di Crotone accoglie moltissimi rifiuti pericolosi da tutta Italia all'interno di discariche, create quando non ero presidente, e ho ritenuto giusto che venisse impedita la realizzazione di nuovi impianti o l'ampliamento di quelli esistenti. Ho cercato di spiegarlo alle comunità territoriali e a Eni Rewind nel corso di questi anni, sono stato costretto a fare diffide inoltrate anche alla Procura della Repubblica: abbiamo ribadito, da parte nostra, la validità del vincolo mirato a garantire lo smaltimento dei rifiuti fuori regione e intendiamo affermarlo anche per il futuro». 

Lo ha detto il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, nel corso dell'audizione in videconfernza con la Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti e su altri illeciti ambientali e agroalimentari in merito al filone di inchiesta relativo al Sin di Crotone

«Da parte di Eni Rewind ci è sembrato ci fosse comunque la volontà di procedere allo smaltimento dei rifiuti nella discarica Sovreco», ha sottolineato Occhiuto. «Circostanza che avrebbe portato al raddoppio di quella discarica, perché non in grado di accogliere quella mole di rifiuti. Regione Calabria, Comune e Provincia di Crotone hanno fatto ricorso al Tar contro il provvedimento ministeriale che ha rimosso il vincolo che obbliga il conferimento fuori regione dei rifiuti pericolosi, mentre Eni insisteva sull'utilizzo della discarica Sovreco». 

«Oggi, per quanto appreso dai miei uffici, già quattro notifiche sono state attivate da Eni per spedire i rifiuti pericolosi in Svezia e in Germania. Una è stata già autorizzata, per 40mila tonnellate di rifiuti, che dovrebbero essere spediti in Svezia partendo da Gioia Tauro. Altre notifiche sono in corso di valutazione, ma è evidente che da parte della Regione c'è tutta la disponibilità a valutare queste notifiche nel più breve tempo possibile»

«Riteniamo - ha aggiunto Occhiuto - che vi siano alternative tecniche che potrebbero da un lato fare in modo che il vincolo sia rispettato, dall'altro rendere possibile lo smaltimento anche in altre discariche sul territorio nazionale. Si potrebbero trattare in loco i rifiuti pericolosi, qualificandoli come meno pericolosi, e così facendo potrebbero essere accolti più facilmente in discarica in una mole più variegata di rifiuti». 

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