La demolizione di palazzo Mangeruca: 40mila metri cubi in polvere in 2 secondi
MELISSA Tutela dell’ambiente, ripristino della legalità, ritorno alla bellezza. È tutto pronto per la demolizione nelle prossime 48 ore di Palazzo Mangeruca, un gigantesco obbrobrio da decenni sulla costa ionica crotonese. L’abbattimento dell’ecomostro sottratto alla ‘ndrangheta sarà un intervento unico nel suo genere: immediato, moderno e di ingegneria avanzata la cui soluzione è stata studiata e partorita in Calabria.
Sarà un’operazione tanto importante quanto ecosostenibile, programmata per eliminare ogni impatto di detriti e polveri sull’ecosistema che circonda l’immobile. Tecnicamente coordinata, l’implosione limiterà i disagi alla circolazione lungo la prospiciente Statale 106. Mangeruca verrà giù, per sempre, in due secondi.
Incaricata della demolizione ed eliminazione degli ecomostri con la tecnica innovativa della demolizione controllata è la Società Impresa Lavori Stradali (Lvs) Srl, esperienza imprenditoriale operativa in Calabria dal 1989, punto di riferimento per le grandi opere pubbliche e che negli anni ha implementato il suo know-how grazie all’introduzione della new engineering.
Ecco come verrà fatto brillare l'immobile in appena due secondi
Quella di sabato 16 e domenica 17 rappresenterà una vera e propria sfida tecnico-professionale nella quale l’impresa sarà affiancata dalle società partner Deam Ingegneria srl, Deton srl e Misiano Ingegneria srl e dal supporto di 40 maestranze tra operai e tecnici specializzati. Tra questi anche 6 fochini veri protagonisti di questo momento storico in quanto saranno loro a far brillare le cariche. Inoltre tutte le operazioni saranno supportate da un parco mezzi imponente tra escavatori, autocarri, pale gommate e sistemi di abbattimento delle polveri e pulizia.
Dopo l’ex zuccherificio di Chieti e i più celebri ecomostri di Punta Perotti a Bari passando per i due fabbricati sequestrati a Pieve Emanuele (MI), i 40mila metri cubi di cemento armato di Palazzo Mangeruca saranno gli ultimi, in ordine di tempo, che domenica 17 dicembre verranno giù implodendo grazie a microcariche temporizzate pari a 400 chilogrammi di esplosivo gelatinoso alloggiati nei 750 fori che sono già stati praticati nell’edificio.
Sarà un colpo d’occhio impressionante il cui start sarà dato dall’interno della cabina di detonazione che attiverà gli oltre 2 chilometri di cavi/miccia stesi lungo tutto il perimetro e la superficie dell’immobile che sarà innescata ad una velocità di 7.500 metri al secondo, più veloce di un battito di ciglia.
Un’operazione veloce, esplosiva ma allo stesso tempo sicura grazie alle diverse e numerose precauzioni prese da LVS che non ha lasciato nulla al caso.
Per proteggere la struttura commerciale adiacente all’area cantiere sarà installata una schermatura fonoassorbente che la proteggerà dai detriti e dal vuoto d’aria dell’esplosione. Inoltre, attorno ai 33 metri d’altezza del Mangeruca saranno predisposti dei muri d’acqua, ognuno con all’interno micro-cariche di esplosivo che saranno azionate in contemporanea all’implosione per contribuire alla riduzione delle polveri. Infine, per assorbire il lancio di materiale frantumato, i diversi piani dell’edificio sono già stati rivestiti con reti contenitive, atte a contenere i vari frammenti di calcestruzzo generati dall’esplosione.
LVS ha pensato anche alla sicurezza del vicino abitato di Torre Melissa. Sul tratto stradale della SS 106, in corrispondenza del fabbricato sarà realizzato un pacchetto stradale composto da Geotessile e Sabbia per attutire eventuali cadute di detriti, mentre in corrispondenza del centro urbano saranno installati dei sismografi che monitoreranno eventuali movimenti alle strutture.
Il ministro Ciriani sara' presente alla demolizione dell'immobile confiscato
All'evento, tra le ore 10 e le 12 di domenica, sara' presente il governatore calabrese Roberto Occhiuto il quale ha annunciato che assisteranno alla demolizione dell'immobile anche il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani, il vice ministro della Giustizia, Francesco Paolo Sisto, e il generale Teo Luzi, comandante generale dell'Arma dei Carabinieri.
Il sindaco Falbo: «Intitoleremo l'area a Pitagora, ecco il nostro teorema della libertà»
«L’annunciata presenza a Melissa di autorevoli rappresentanti del Governo Nazionale, conferma la portata epocale ed il valore non solo sociale ed ecologico, ma anche culturale e pedagogico dell’importate abbattimento di un bene simbolico, sottratto alla ‘ndrangheta». È quanto dichiara il sindaco Raffaele Falbo esprimendo soddisfazione, a nome dell’Amministrazione Comunale e dell’intera comunità, per la confermata partecipazione domenica 17 alla storica demolizione di Palazzo Mangeruca, insieme al Presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto, aanche del Ministro per i Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani e del vice Ministro della Giustizia, Francesco Paolo Sisto.
Educazione alla legalità come metodo di riappropriazione del proprio patrimonio identitario e come prospettiva di sviluppo ordinato, nelle regole ed eco-sostenibile.
«Bonificata quell’area – annuncia il Primo Cittadino – è nostra intenzione lasciare un ulteriore segno di rottura, soprattutto per le future generazioni, un punto di non ritorno: attraverso una installazione urbana che consegni alla Storia la memoria di questa giornata di libertà, intitolare la nuova area sosta camping che sarà realizzata nell’ambito del progetto finanziato dalla Regione Calabria, a quello che viene ormai considerato il Marcatore Identitario Distintivo (MID) più importante e più universalmente riconosciuto della Calabria che, per usare le parole del Governatore Occhiuto, l’Italia ed il mondo ancora non si aspettano: a Pitagora ed a quella Scuola di Crotone che ha lasciato all’umanità quel Teorema che ogni bambino nel mondo conosce. E per tutti noi ma credo per tutti i calabresi – aggiunge – quella nuova agorà sarà il nostro teorema della legalità, della libertà e dello sviluppo».
Numerose sono le richieste di adesione istituzionale che stanno giungendo all’Amministrazione Comunale: sindaci, consiglieri regionali, parlamentari, sindacati. Saremo in tanti – va avanti il Sindaco – in un momento che sarà di tutta la Calabria. Sarà un segnale forte di unità e coesione regionale e della presenza di uno Stato che vuole rimanere vicino ai suoi cittadini ed alle loro attese di giustizia e progresso.
Saranno allestite 4 postazioni: la cabina di detonazione, nella quale opereranno fuochini ed artificieri; la cabina di regia che sarà diretta dal vice questore e della quale faranno parte le forze dell’ordine, la Polizia di Stato, i Carabinieri e la Protezione civile; un’area istituzionale riservata alle istituzioni con in capo il Prefetto di Crotone, S.E. Francesca Ferraro, i rappresentanti del Governo e della Regione e del Comune; un’altra area riservata agli operatori dell’informazione collocata, lungo la Statale 106, lato Sud, appena fuori il centro abitato di Torre Melissa, alla distanza minima di sicurezza autorizzata dalla Prefettura.
Un iter durato 16 anni: la storia di Palazzo Mangeruca e i legami con la 'ndrangheta
A conclusione di un iter giudiziario durato 16 anni e' stata fissata per la mattinata di domenica prossima, 17 dicembre, la data per l'abbattimento di palazzo Mangeruca, un edificio abusivo di sei piani esteso 6 mila metri quadrati, realizzato lungo la strada statale 106 in territorio del comune di Melissa, nel crotonese, a ridosso di un tratto di mare fra i piu' suggestivi della Calabria.
L'immobile, adibito a mobilificio, venne sequestrato nel 2007 a Costantino Mangeruca, ritenuto vicino alla cosca Farao Marincola di Ciro', nell'ambito dell'operazione Piazza Pulita e definitivamente confiscato nel 2012.
Il Comune di Melissa, dopo diversi anni, e' riuscito ad ottenerne la concessione dall'Agenzia nazionale dei beni confiscati per poter utilizzare il finanziamento concesso dalla Regione Calabria che il 15 maggio 2022 ha approvato, su proposta dell'allora assessore al Turismo, Fausto Orsomarso, una delibera che stanziava 700mila euro per demolire l'ecomostro e realizzarvi un'area camper da 35 posti.
Domenica quindi palazzo Mangeruca verra' fatto implodere, con la tecnica della distruzione controllata, attraverso la contemporanea esplosione di 400 kg di dinamite in microcariche. Per l'occasione Anas ha interdetto un tratto della strada statale 106 che costeggia la zona della frazione Torre Melissa, lunga circa 15 chilometri dalle 8 di domani fino alle 15 di domenica.