Bonifica, malumori nella maggioranza. Pingitore: «Giunti al punto di rottura»
CROTONE «L'annosa questione della bonifica di Crotone rivela quanto la città soggetta a poteri esterni, rappresentando uno smacco per tutti i cittadini. Continuare su questa scia è un insuccesso e una sconfitta sia materiale che morale. Della questione ambientale nessuno può prendersene gioco, non può essere sottovalutata, in quanto oggi più che mai Crotone è una vera bomba ecologica». È quanto scrive in una nota Iginio Pingitore, capogruppo di “Stanchi dei soliti” al consiglio comunale di Crotone.
«Dobbiamo dire basta - sollecita Pingitore - a chi ancora pensa che la questione ambientale sia un rischio a lungo termine, rimandabile nonostante la sua importanza. La bonifica viene rimandata da oltre trent'anni e non sembra esserci una volontà di agire al riguardo. Si finge di voler cambiare tutto utilizzando la giusta terminologia, ma in realtà si tratta solo di un'illusione per non cambiare nulla. Le conseguenze dell'inquinamento sulla salute dovrebbero far scattare qualcosa in più, ma si continua a parlare di problemi futuri senza agire».
«È giunto il momento delle prese di posizioni serie - sollecita Pingitore -, poiché dalle azioni istituzionali ad ogni livello non si riscontrano soluzioni concrete e benefiche, ma solo interventi al fine di mediare con chi a Crotone da decenni ne ha fatto terra di conquista e sottomissione. Di fronte alla grave situazione oramai palese a tutti non regge più nessun confronto politico, bisogna praticare una seria resistenza su due fronti: sia attraverso le azioni istituzionali, sia attraverso una presa di coscienza popolare, poiché la maggior parte dei cittadini non conosce la grave problematica o appare del tutto disinteressata».
«Credo che oramai siamo giunti al punto di rottura - commenta Pingitore - tra le azioni politiche messe in campo, d'altronde se non c'è piena convinzione e volontà, a cosa servono gli atti amministrativi? Penso che sia giunto il momento di adottare serie pratiche di resistenza. Una resistenza che dovrà avere un solo obiettivo: il bene comune. Bisogna muoversi sia a livello istituzionale (da persone libere), che a livello popolare, per creare una forza in grado di respingere le continue presentazioni di progetti dannosi per l'ambiente e la salute dei cittadini crotonesi».
«Le sconcertanti dichiarazioni del generale Errigo, commissario per la bonifica a Crotone - entra nel merito Pingitore -, confermano quanto Crotone sia stata alla mercé di tutti, dimostrando quanto sia drammatica la questione ambientale crotonese. Errigo ha affermato: "il sito di Columbra riceve quotidianamente rifiuti". Questo significa che a Crotone si può smaltire in modo selvaggio e indiscriminato qualsiasi tipo di rifiuto, quindi anche quelli più pericolosi e forse radioattivi che hanno causato una grave situazione sanitaria?», chiede Pingitore.
«Chiedo quindi che la politica faccia la sua parte - auspica Pingitore - e non si nasconda più dietro un dito; è necessario agire per il bene della comunità e non per interessi politici e di partiti! Alla stessa maggioranza di cui faccio parte, chiedo di mantenere fede alle linee politiche originarie, basate sul civismo, frutto di un'annosa insoddisfazione diffusa e di tradimenti tra i cittadini e i rappresentanti dei partiti. Infatti, un ritorno ad alleanze e movimenti e raggruppamenti appartenenti alla vecchia politica chiude definitivamente lo spazio a esperienze di innovazione democratica, impedendo ancora una volta la partecipazione dal basso, che ad oggi è limitata perché i cittadini si pongono una serie di interrogativi».
«C'è ancora spazio a Crotone - interroga Pingitore - per una sana e vera politica In grado di ricostruire processi di cambiamento e veicolare nuove forme di partecipazione? Il civismo può ancora rappresentare, nelle sue molte sfaccettature, una risposta alla sottomissione e all'arroganza di chi ha portato la città di Crotone al lastrico? Possiamo fidarci di chi ha modificato il piano dei rifiuti, permettendo ancora una volta a imprenditori senza scrupoli di avviare progetti per lo smaltimento di rifiuti pericolosi e di creare nuove discariche a Crotone e nel territorio crotonese?».
«Il Consiglio comunale - ricorda Pingitore - ha respinto quest'ultima ipotesi e ha chiesto tutela e garanzie per la città. Ora o mai più è necessario agire con rapidità per evitare danni irreparabili, avviando ogni iniziativa al fine di revocare tutte le autorizzazioni passate, presenti e future e impedire la realizzazione di nuove discariche. Occorre inoltre pressare ulteriormente Eni al fine di adempiere i suoi obblighi. La bonifica non deve essere usata per inquinare ulteriormente, ma per ripulire le terre contaminate ormai da mezzo secolo».
«Ho più volte chiesto unità tra le forze politiche - conclude Pingitore - per affrontare il problema ambientale a Crotone, ma in tanti continuano a fare orecchie da mercanti. È necessario un fronte comune per contrastare chi porta inquinamento e devastazione alla città».