«Humanity 1 e' libera!»: sospeso il fermo amministrativo dal Tribunale di Crotone
«Humanity 1 la determinazione illegale è stata revocata! Come base per la decisione provvisoria, positiva nel nostro procedimento d'urgenza, il Tribunale Civile di Crotone ha definito "l'evidente illegalità del decreto emesso"».
È quanto comunica la ong tedesca “Sos Humanity” attraverso la propria pagina Facebook la cui nave era, fino a questa pronuncia, in stato di fermo al porto di Crotone. Il Tribunale civile di Crotone ha infatti sospeso quest'oggi il fermo amministrativo della nave sull'istanza presentata dalla ong tedesca, rinviando a un'udienza in aprile la propria decisione.
«#UmanitàLibera1: dopo l'illegittima - scrive la ong - determinazione. Marcia, la nostra nave di soccorso, è ora libera! Il tribunale ha deciso autonomamente sulla base dei fatti, contrariamente alle autorità italiane che hanno attuato l'agenda politica del governo Meloni, ostacolando il soccorso civile in mare».
«Dopo la Ocean Viking - conclude il post -, una nave di soccorso civile è stata liberata con Humanity 1 per la seconda volta dopo una determinazione ai sensi della legge Piantedosi. Sea-Watch 5 e Sea-Eye 4 sono ancora illegalmente aggiustati. #LiberalaFlotta».
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«Travisamento dei fatti» e «compromissione dello svolgimento di indifferibili attività di carattere umanitario». Con queste parole il giudice della prima sezione Civile del Tribunale di Crotone, Antonio Albenzio, ha sospeso il provvedimento di fermo amministrativo della Humanity 1, la nave della Ong tedesca che il 4 marzo scorso aveva sbarcato al porto di Crotone 77 persone soccorse due giorni prima nel Canale di Sicilia.
A conclusione delle operazioni di sbarco la nave era stata sottoposta a fermo amministrativo per aver violato il decreto Piantedosi in quanto, secondo la guardia costiera libica, avrebbe ostacolato il soccorso di migranti. Secondo la Ong, invece, i libici avevano anche sparato in acqua per indurre i soccorritori a lasciare la zona di soccorso.
Una ricostruzione che i legali di Sos Humanity, gli avvocati Giulia Crescina e Cristina Laura Cecchini hanno portato all'attenzione del giudice del Tribunale civile di Crotone nella loro istanza di sospensione cautelare urgente, anche inaudita altera parte, contro il fermo amministrativo della Sos Humanity.
Il giudice, nel decreto di fissazione dell'udienza nella quale si entrerà nel merito della vicenda, ha sostenuto che i documenti prodotti da Sos Humanity possano fa ritenere «astrattamente verosimile la doglianza in punto di travisamento dei fatti contestati» e che il decreto di fermo amministrativo possa costituire un pericolo «riscontrabile a fronte di una evidente compromissione allo svolgimento di indifferibili attività di carattere umanitario» e per questo sospende il fermo «ritenuta l'apparente ingiustizia del provvedimento emesso».