«Commissario proceda alla revoca in autotutela della sua ordinanza»
Il sollecito al generale Errigo arriva da una nota congiunta di Antonio Leto, Stelvio Marini e Stano Zurlo tutti esponenti di Fratelli d'Italia a Crotone

CROTONE «Esprimiamo pieno compiacimento per la formale diffida trasmessa dalla Regione Calabria al commissario straordinario per le bonifiche, in relazione all’ordinanza numero 1/2025, la cui illegittimità risulta evidente e fondata su solide argomentazioni giuridiche e amministrative». È quanto scrivono in una nota Antonio Leto, Stelvio Marini e Stano Zurlo tutti esponenti di Fratelli d'Italia a Crotone.
«La Regione – sottolineano – ha opportunamente rilevato come il commissario, in assenza di un espresso potere di ordinanza conferito dal provvedimento di nomina o dalla normativa vigente, abbia agito in evidente carenza di potere, ponendo in essere un atto che viola palesemente il perimetro di competenza tracciato dal Dpcm del 14 settembre 2023. Come chiarito, il ruolo del commissario si deve limitare a funzioni di impulso, coordinamento e promozione degli interventi, senza alcuna facoltà di incidere autonomamente sull’avvio di procedimenti autorizzativi o sulla gestione operativa delle attività di bonifica».
«Particolarmente rilevante a nostro avviso – spiegano Leto, Marini e Zurlo – è il passaggio in cui la Regione conferma la validità del Paur attualmente vigente, che prescrive in modo inequivocabile lo smaltimento dei rifiuti fuori dal territorio regionale. L’ordinanza in questione, pretendendo di disporre diversamente, rischia non solo di generare una gestione illecita dei rifiuti, ma anche di compromettere l’intero iter bonificatorio sotto il profilo della legalità e della trasparenza».
«Apprezziamo, inoltre – sottolineano i tre dirigenti di Fdi –, la fermezza con cui la Regione ha chiarito di non aver mai avviato, né intende avviare, alcun procedimento volto alla modifica delle prescrizioni del Paur, confermando la linea di coerenza istituzionale e di tutela del territorio e della legalità amministrativa. È fondamentale sottolineare che la tutela della salute pubblica rappresenta un pilastro imprescindibile in questo contesto».
«La gestione impropria dei rifiuti derivanti dalle operazioni di bonifica – avvertono Leto, Marini e Zurlo – potrebbe esporre la popolazione a rischi sanitari significativi. La Regione Calabria, con la sua diffida, non solo salvaguarda l'ambiente, ma pone al centro delle sue azioni la protezione della salute dei cittadini, evitando che decisioni non conformi alle normative vigenti possano avere ripercussioni negative sulla comunità».
«La diffida rappresenta dunque un atto dovuto e coraggioso – sostengono Leto, Marini e Zurlo –, teso a ristabilire il corretto assetto delle competenze e ad impedire pericolose forzature che potrebbero avere ricadute ambientali, giuridiche ed economiche di non poco conto».
«Confidiamo quindi – auspicano Leto, Marini e Zurlo – che il commissario Straordinario voglia prontamente procedere al ritiro dell’ordinanza n. 1/2025, evitando un contenzioso che appare ormai inevitabile in caso contrario. Con determinazione e spirito istituzionale, continueremo a sostenere ogni azione che vada nella direzione del rispetto della tutela ambientale del territorio della provincia di Crotone, della legalità e dell’interesse pubblico», concludono.