Ordine degli avvocati, Gallo presidente sul filo: Anf contesta l'elezione
Rinnovate le cariche al consiglio: Teresa Battigaglia segretario e Amedeo Migale Tesoriere. L'Associazione nazionale forense: «La maggioranza è troppo risicata»

CROTONE Giuseppe Gallo eletto alla carica di presidente con 6 voti su 11, Teresa Battigaglia segretario con 6 voti su 11 e Amedeo Migale tesoriere con 6 voti su 11. Consiglieri: Giuseppe Albanese, Pasqualino Capalbo, Serafina Cavaliere, Valentina Covelli, Maria Falbo, Giuseppina Galea, Francesca Laratta e Giuseppe Trocino. Ecco i risultati delle ultime elezioni del Consiglio dell'Ordine degli avvocati di Crotone conclusesi lo scorso 31 luglio.
Risultati che, in ragione di una nota diramata questa mattina, non hanno soddisfatto il direttivo dell'Associazione nazionale forense che ha comunque incassato 5 voti per Giuseppe Trocino presidente e altrettanti voti per Serafina Cavaliere segretario (5 astenuti si sono registrati sull'indicazione a tesoriere dell'ordine).
Il direttivo di Anf-Ata di Crotone esprime «profondo rammarico per il modus operandi che ha visto eletti alle cariche istituzionali dell'Ordine degli avvocati i consiglieri Giuseppe Gallo quale presidente, Teresa Battigaglia quale segretario ed Amedeo Migale quale tesoriere».
«Dopo solo 24 ore dalla proclamazione degli eletti - denuncia Anf -, in violazione dei termini minimi che il regolamento del Coa prevede per le convocazioni, il consigliere anziano Gallo ha presieduto la prima seduta rifiutando, con il voto palese dei consiglieri Battigaglia, Migale, Falbo, Laratta e Galea, di differire la discussione anche solo di pochi giorni al fine di cercare una più ampia condivisione possibile sulla figura del presidente. Invece, con la stessa "risicata maggioranza" che li indusse a dimettersi a fine aprile, i consiglieri Gallo e Battigaglia hanno respinto ogni candidatura che non fosse quella della propria persona e con il minimo dei voti, sei contro cinque, hanno ottenuto l'elezione alle prime due cariche dell'Ordine».
«Nei fatti hanno ignorato la proposta di riconoscere - rende noto Anf - al primo degli eletti Giuseppe Trocino, col grande consenso raccolto, qualsivoglia ruolo all'interno del Coa; neppure dinanzi al passo indietro dell'avvocato Trocino e alla proposta di convergere sulla seconda degli eletti, Serafina Cavaliere, quale donna che potesse unire le due anime presenti all'interno del Consiglio, i sei consiglieri hanno inteso aprire un dialogo, restando fermi sulle posizioni evidentemente già concordate anteriormente ed in altra sede».
«Il risultato è - ricorda Anf - che i consiglieri che si dimisero in aprile da una gestione a guida "Rocca-Gallo" che hanno, prima, fatto commissariare l'Ordine arrecando un grave danno d'immagine all'Avvocatura e, infine, portato gli avvocati a nuove elezioni per poi ricostituire la stessa risicata maggioranza di sei consiglieri, questa volta a guida "Gallo-eredi Rocca". Con l'aggravante di avere mortificato la chiara espressione di voto di centinaia di avvocati della nostra provincia, escludendo da ogni ruolo gli indiscussi vincitori della competizione elettorale».
I consiglieri di Anf hanno «preso atto del risultato» e «rimarranno fedeli al loro ruolo ed al programma di consiliatura, lavorando per la sua attuazione all'interno ed all'esterno del Consiglio dell'Ordine».