«A nulla valgono - aggiungono Baldino e Barbuto - gli aumenti vertiginosi dei casi di tumore. A valere per il ministero dell'Ambiente è il profitto di una multinazionale che non può essere costretta a pagare i circa 2 miliardi di costi per la bonifica. Questa è la verità che condanna un territorio come Crotone culla di civiltà che istituzioni nazionali e regionali vogliono ora culla di morte. Se per i crotonesi questo non significasse un'ulteriore condanna potremmo dirci davanti al teatro dell'assurdo, invece siamo davanti ad un nuovo caso Ilva che vede le istituzioni girarsi dall'altro lato perché il profitto deve prevalere sulla salute pubblica. Ora Occhiuto - sostengono le due esponenti pentastellate - si assuma le sue responsabilità, perché della tragedia che colpisce Crotone il M5s è stato facile profeta. Una multinazionale che lavora petrolio e gas con l'assenso del governo è arrivato a dirci che Crotone è l'unica realtà nel mondo a poter ospitare rifiuti pericolosi e non. Questa situazione è inaccettabile. È tempo che la Regione agisca con urgenza e determinazione contro la decisione del ministero dell'Ambiente. La salute dei crotonesi non può essere sacrificata per il profitto di una multinazionale. La Regione deve opporsi con fermezza e non accettare che il proprio territorio diventi una discarica a cielo aperto. Occhiuto - concludono - mostri almeno per una volta coerenza proteggendo il diritto fondamentale alla salute e alla vita dei cittadini calabresi. Noi lotteremo finché questa ingiustizia non sarà sanata».