I militari hanno raccolto elementi tali da descrivere il perdurante stato di vessazione e sottomissione in cui versava, fino a qualche giorno fa, la vittima, ormai costretta a subire le violenze del compagno dal 2022. Le continue aggressioni fisiche, psicologiche e morali, consistenti in percosse, insulti e minacce, compiute in uno stato di abuso di sostanze alcoliche e stupefacenti, sarebbero avvenute anche alla presenza del figlio minore della coppia.
La frequenza di questi episodi è risultata essere così ordinaria da spingere la malcapitata a ingerire della candeggina nel tentativo di farla finita, non potendosi rappresentare alcuna via d’uscita da così tanta sofferenza, per poi finalmente trovare il coraggio di abbandonare il tetto coniugale allontanandosi così dal suo aguzzino.
Questo però non è bastato, e mentre la donna, al fine di ricevere un adeguato supporto morale dopo la sofferta decisione, ha tentato di ricostruirsi una rete sociale di sostegno frequentando nuove amicizie, l’ex compagno, imperterrito, ha continuato a pedinarla, a tartassarla di telefonate anonime e a ostacolare le nuove relazioni amicali della donna, arrivando a informarsi persino sull’ubicazione delle abitazioni delle persone da lei frequentate per indurre la malcapitata a ritenere che questi potessero subire a loro volta atti di violenza proprio per causa sua. Per l’uomo, quindi, si sono aperte le porte del carcere di Crotone in attesa dell’interrogatorio di garanzia che vedrà il necessario intervento della difesa dell’indagato la cui colpevolezza dovrà essere comunque accertata nelle fasi dibattimentali previste.