L'arte bianca
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CROTONE Circa duemila persone, provenienti da diverse città della Calabria, hanno preso parte alla manifestazione che si è svolta questa mattina a Crotone in concomitanza con lo sciopero generale indetto dalla Cgil in tutta Italia per protestare contro la legge di bilancio che il parlamento si appresta a varare, giudicata iniqua e che non garantisce alcun miglioramento sotto il profilo dei salari, delle pensioni, della sanità. 

In particolare in Calabria dove i temi dello sviluppo sono ancora più scottanti che nel resto d'Italia, mentre all'interno della regione l'area di Crotone rappresenta un'emergenza nell'emergenza, motivo per il quale il sindacato ha scelto il capoluogo ionico come luogo in cui tenere la manifestazione. 

«Abbiamo scelto Crotone per la nostra unica manifestazione regionale, perché rappresenta i mali della Calabria. Ultima città e provincia d'Italia in quasi tutte le classifiche, dopo aver vissuto una deindustrializzazione progressiva e rapida che ha lasciato un grave problema di bonifiche e salute sul territorio, che accusa inoltre ritardi infrastrutturali e una profonda crisi occupazionale», ha spiegato in proposito Enzo Scalese, segretario generale della Cgil per l'area vasta delle province di Catanzaro, Crotone e Vibo Valentia. 

Giunti nelle prime ore del mattino a bordo di quindici pullman che si sono concentrati nei pressi dello stadio comunale, i militanti della Cgil hanno sfilato in corteo per le vie principali della città. Dietro allo striscione che apriva la marcia il segretario regionale della Cgil Gianfranco Trotta. 

Oltre alle varie sigle di categoria, come Flm, la Fiom, la Slc in questo momento impegnata nella difficile vertenza Telecontact anche striscioni di Rifondazione comunista e Arci. Il corteo è quindi approdato in piazza Pitagora dove il segretario regionale Trotta e il segretario nazionale della Filctem Marco Falcinelli hanno tenuto i comizi conclusivi della manifestazione.

Falcinelli: «Governo racconta un Paese che non c'è» 

«Il governo racconta un Paese che non c'è, dove tutti stanno bene, dove tutti guadagnano in maniera dignitosa, dove la sanità funziona, dove la scuola funziona. In realtà non è così. Noi che viviamo quotidianamente in mezzo alle persone parliamo con le persone sappiamo che fanno fatica ad arrivare alla fine del mese, che non riescono a curarsi, che l'industria nel nostro Paese sta scomparendo e quindi è necessario mobilitarci, è necessario scioperare, è necessario non fermarci finché non avremo risposte. Gianfranco». Lo ha detto Marco Falcinelli, segretario generale nazionale Filctem Cgil nazionale, oggi a Crotone dove si è tenuta la manifestazione regionale organizzata dalla Cgil in occasione dello sciopero generale di oggi. 

Trotta: «Adesione andata al di là delle aspetative»

«La partecipazione e soprattutto l'adesione - ha detto Gianfranco Trotta, segretario generale Cgil Calabria - è andata al di là delle aspettative. La Calabria ha risposto, è stanca di continue promesse e la risposta di oggi ne è un esempio, anche perché 5000 persone a Crotone è davvero tanta roba rispetto ad altre manifestazioni. L'abbiamo fatta qui perché Crotone per noi è l'emblema di ciò che succede in Calabria e nel Mezzogiorno. È una città dove non arrivano treni, non ha infrastrutture, è una città dove vive tutti i problemi della deindustrializzazione ed è alle prese con la bonifica delle fabbriche chimiche che hanno chiuso. Anche la qualità del lavoro è quella che è, perché c'è molto sommerso e sfruttato. Il Mezzogiorno - ha concluso - è sparito dall'agenda politica del governoe tutte le politiche sul Mezzogiorno».

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