Conferenza dei servizi, Ferrari: «Ribadito il ''no'', ma l'ultima parola spetta al Mase»
CROTONE Una nota dell'Amministrazione provinciale di Crotone informa che «si è tenuta a Roma, nella mattina del 26 giugno presso il ministero dell’Ambiente, la Conferenza dei servizi decisoria che ha avuto come oggetto il progetto stralcio del Pob Fase2 proposto da Eni Rewind». All’incontro per la Provincia di Crotone erano presenti il presidente Sergio Ferrari, il vicepresidente Fabio Manica con delega all’Ambiente e Francesco Galea, responsabile del servizio Bonifica e rifiuti.
«Il progetto proposto da Eni Rewind, oggetto della Conferenza - riferisce la nota -, avrebbe come obiettivo quello di rendere immediatamente eseguibile il Pob Fase 2 approvato con Decreto ministeriale, prendendo in esame solamente la parte dei rifiuti non pericolosi, dei rifiuti pericolosi non contenenti Tenorm e non contenenti Tenorm con Amianto che, in pratica, rappresentano in termini quantitativi circa il 70% dell’intera bonifica».
«La Provincia di Crotone - sottolinea la nota - unitamente alla Regione Calabria e al Comune di Crotone ha ribadito, nel corso della Conferenza, il suo parare sfavorevole confermando il ‘no’ alla proposta di progetto di stralcio di Eni che avrebbe trasferito fuori Regione solo i rifiuti non pericolosi e avrebbe conferito invece, nell’unica discarica autorizzata in Italia con capacità residua, ovvero quella di Sovreco, la parte dei rifiuti pericolosi».
«La Provincia di Crotone - ribadisce la nota - ha espresso quindi parere sfavorevole per ciò che concerne i rifiuti pericolosi, proprio perché è vigente il vincolo del Paur che, di fatto, obbliga al conferimento dei rifiuti fuori dal territorio della Regione Calabria».
Nel corso del suo intervento in Conferenza dei servizi, il presidente Sergio Ferrari ha così dichiarato: «Nel parere depositato agli atti della conferenza, inviato al ministero per essere allegato e parte integrante della Conferenza dei servizi, abbiamo anche espresso un parere non favorevole alla tecnologia di bonifica “Ena” ritenuta - precisa Ferrari - non sostitutiva della tecnologia “Soil mixing” in quanto non consentirebbe una bonifica integrale della falda».
Preliminarmente, riferisce la stessa nota, il presidente della Provincia di Crotone ha evidenziato «il ruolo dell’Ente in ambito di bonifica ai sensi del decreto legislativo numero 152, come Ente preposto a individuare il responsabile della contaminazione oltre ad essere il soggetto che certifica l’ultimazione dei lavori di bonifica».
«A tal proposito, sul primo aspetto - puntualizza la nota -, il presidente ha evidenziato che la Provincia ha già emesso una ordinanza del 2023 che, tutt’oggi ancora, non è stata ottemperata. Sul secondo aspetto invece Ferrari ha precisato che non è stata emessa alcuna certificazione di ultimazione per il progetto Pob Fase 1. Gli enti territoriali Provincia, Regione e Comune hanno dunque emesso parere sfavorevole alla proposta di progetto di Eni Rewind; ma la decisione finale spetta ora alla Direzione generale del ministero dell’Ambiente che valuterà secondo criteri di interesse prevalente», avverte la nota.