Bonifica "et voilà": le discariche all'estero ci sono, Voce parla a nome di Eni
Il sindaco di Crotone ha condiviso in chiusura del consiglio comunale odierno l'esito positivo dello scouting effettuato dalla multinazionale
CROTONE «Poche ore fa abbiamo ricevuto una comunicazione da Eni che dà evidenza sullo scouting sulle discariche effettuato all'estero il quale ha dato esito positivo: hanno individuato veramente tanti siti fuori dai nostri confini». È la comunicazione che, a sua volta, il sindaco della città di Crotone, Vincenzo Voce, ha deciso di condividere in diretta a chiusura del consiglio comunale svolto nel pomeriggio.
Le discariche all'estero dunque ci sono, e a sostenerlo adesso è proprio l'Eni che ha più volte negato negli ultimi mesi la possibilità di trasferimento fuori dalla Calabria dei rifiuti derivanti dalla bonifica dell'ex sito industriale crotonese come stabilito in sede di Conferenza dei servizi decisoria e poi cristallizzato nel Paur.
Si palesa invece come un vero e proprio colpo di scena questo nuovo carteggio spiattellato sul “tavolo da gioco” da parte del cane e a sei zampe che così riapre la partita su tutto ciò che è in atto: a partire dal decreto del ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica numero 27 del 1° agosto scorso, che dà il via libera al trasferimento di parte dei veleni nella discarica di Columbra, e a finire sui contenziosi in atto al Tar che erano stati presentati da comuni, enti, associazioni e cittadini avversi al provvedimento firmato da dg Luca Proietti.
«Si è verificato - ha detto questo pomeriggio Voce - quello che noi sostenevamo in sede di Conferenza dei servizi insieme alla Regione Calabria e alla Provincia di Crotone, quando cioè abbiamo partecipato alle riunioni a Roma con il presidente Sergio Ferrari, il vicepresidente Fabio Manica e tutti i dirigenti della Regione Calabria».
«Avevamo ragione - ha esultato il sindaco - tante discariche sono state individuate ed è un fatto estremamente positivo. Siamo al contempo rammaricati perché, prima che il ministero emanasse il decreto del primo agosto scorso, noi personalmente avevamo invitato tutti a convergere su questa posizione perché ne eravamo convinti».
«Adesso vedremo - ha concluso il sindaco -, in base a queste risultanze, che per il nostro territorio sono estremamente positive, come ci regoleremo sia sul versante del contenzioso che abbiamo aperto al Tar insieme alla Provincia e alla Regione. Ma al di là di tutto, questa notizia era importante e abbiamo ritenuto che fosse giusto che l'amministrazione la condividesse con tutto il consiglio».
Due società disponibili e abilitate in Germania e in Svezia
«La conferma è arrivata direttamente dall'Eni - riferisce una nota diffusa dall'Ente - che ci ha comunicato, tra gli altri, e in particolar modo al ministero dell'Ambiente che la stessa società ha ultimato l'attività di scouting all'estero imposta dal decreto stesso e fornito un elenco di società che gestiscono direttamente discariche in Europa presso cui sono già stati smaltiti rifiuti pericolosi».
«Alle stesse, Eni ha richiesto, entro lo scorso 30 settembre - entra nel merito la nota -, un formale riscontro con la disponibilità ad accogliere i rifiuti delle discariche a mare ricevendo ben ventuno riscontri formali. In base a tali riscontri si è avuto modo di verificare che ci sono dieci discariche potenzialmente compatibili con le esigenze del progetto di bonifica ubicate in Svezia, Germania, Austria e Finlandia».
«Dopo aver analizzato le potenzialità e capacità di detti siti - rende noto il comunciato -, Eni ha selezionato due società disponibili allo smaltimento dei rifiuti prodotti in 4 siti abilitati in Germania e in Svezia. Secondo i rilievi di Eni, le capacità disponibili in detti siti sono "compatibili con i fabbisogni del progetto". Eni provvederà a dicembre alla contrattualizzazione dei rapporti ai fini dell'avvio dell'iter per l'ottenimento delle notifiche transfrontaliere ai sensi del nuovo regolamento europeo il quale potrebbe richiedere qualche mese di tempo ai fini dell'avvio dei conferimenti».