L'arte bianca
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CROTONE Filippo Demma, direttore dei Parchi archeologici di Crotone e Sibari, brinda al successo durante la prima giornata della XXVII edizione della Borsa del turismo archeologico di Paestum, svoltasi da giovedì 30 ottobre a domenica 2 novembre. L’intervento del “plenipotenziario” del Mic nel corso dell'evento ha infatti messo in luce «un modello di gestione innovativo e vincente, capace di produrre risultati concreti e misurabili nella valorizzazione del patrimonio culturale».

Al centro dell’esperienza, il Partenariato speciale pubblico-privato con il Consorzio Jobel, tra i primi sperimentati in Italia, che secondo il direttore Demma si è rivelato uno strumento efficace per lo sviluppo del sito di Capo Colonna e, più in generale, dei beni archeologici di Crotone.

I numeri parlano chiaro per il manager: oltre 115.000 visitatori nel 2025, dato straordinario considerando che l’anno non è ancora concluso. Demma ha spiegato come la scelta di questo modello sia nata dall’esigenza di radicare la gestione nel territorio, un contesto complesso ma ricco di straordinarie potenzialità storiche e culturali.

Prima della pandemia, la media dei visitatori era di 10.000–11.000 presenze annue. Con queste cifre risultava impossibile garantire servizi aggiuntivi essenziali per un museo moderno: bookshop, punti di ristoro, attività educative e didattiche. Dal 2023 in poi, invece, la svolta con il partenariato pubblico-privato che è diventato così una leva strategica per: stimolare lo sviluppo locale su base culturale; coinvolgere l’imprenditoria sociale e culturale del territorio più creativa e generativa, in particolare il terzo settore ma anche il mondo profit; e avviare processi di co-progettazione e co-gestione dei beni culturali statali.

E il Consorzio Jobel consorzio di imprese sociali, in questo spaccato, è stato il primo partner a Crotone, vincendo il bando quando il Parco archeologico di Capo Colonna non era ancora autonomo. Si è trattato di una prima esperienza unica di partenariato speciale applicato a un istituto non autonomo, che ha anticipato importanti riforme del sistema museale nazionale. Il primo in assoluto in Calabria.

Grazie alla collaborazione con Jobel i risultati sono stati straordinari:+150% a Crotone, con un modello pienamente attivo solo dalla metà del 2024; incremento degli introiti: +100% nei musei di Crotone e 115mila visitatori nel 2025.

Ma, come ha sottolineato Demma, il vero successo va oltre i numeri: è l’enorme ampliamento e miglioramento della qualità dei servizi culturali offerti al pubblico. A Capo Colonna, il Consorzio Jobel gestisce servizi integrati, educativi e didattici, così come al Museo Archeologico Nazionale di Crotone e alla Fortezza de Le Castella.

Un modello che dimostra come la cultura, se gestita in modo condiviso e innovativo, possa diventare motore di sviluppo, inclusione e crescita per l’intero territorio.

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