L'arte bianca
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affidato
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CROTONE Il commissario dell’Azienda sanitaria provinciale di Crotone, Monica Calamai, potrebbe lasciare la Calabria per un incarico al vertice dell’azienda ospedaliera metropolitana di Genova (Aom). A dare la notizia sono stati due giornali (Repubblica e Secolo XIX).

La nomina di Calamai a Genova rientra nella nuova riforma della sanità della Liguria, che dovrebbe partire proprio domani quando arriverà sulla scrivania della giunta regionale ligure “la delibera con tutte le nomine di chi, di fatto, guiderà il nuovo assetto nei posti chiave” e c'è anche il nome di Calamai.

Dalla piccola Asp di Crotone all’Aom di Genova il salto è davvero grosso, perché mentre alla guida dell’Asp di Crotone si gestisce il “piccolo” “San Giovanni di Dio”, nella città del porto d’Italia ci sono da coordinare tre ospedali: Policlinico San Martino, Villa Scassi e Galliera.

Con questa nomina Calamai, “manager dal fitto curriculum nel settore sanità con incarichi a Firenze, Livorno, Crotone” torna nel giro della sanità che conta. Alla guida dell’Asp di Crotone, dove ha sostituito il lombardo Antonio Brambilla, è rimasta quasi un anno.

Già lo scorso mese si ottobre era stata diffusa la notizia di un suo incarico all’Azienda sette laghi di Varese. Un incarico, caldeggiato dall’assessore al Welfare della Lombardia, Guido Bertolaso, poi sfumato probabilmente per il “niet” arrivato dai consiglieri regionali di Fratelli d’Italia.

I “patrioti” di Giorgia Meloni non hanno molta simpatia per Calamai. I contrasti risalgono a quando la manager toscana amministrava il Careggi di Firenze. All’epoca Giovanni Donzelli, uomo forte di FdI, presentò più di un’interrogazione per chiedere la testa di Calamai che, all’epoca, era stata nominata dalla giunta regionale a maggioranza Partito democratico.

Se la nomina a Genova dovesse andare a buon fine, Calamai lascerà Crotone senza avere raggiunto obiettivi di grandi cambiamenti. Non ha portato a termine la rivoluzione sanitaria prospettata con la sua nomina. Non è stato avviato il servizio di Emodinamica, per fare un esempio importante.

Nella sua gestione sono stati presentati due diverse stesure di Atto aziendale: il primo concordato con l’assemblea provinciale dei sindaci e il secondo con i sindacati. Al momento non è dato sapere che fine ha fatto anche l’ultima proposta di Atto aziendale (quello concordato con i sindacati).

Resta il dubbio che la sua attività pubblica sia stata concentrata durante il periodo elettorale per il rinnovo del governo regionale calabrese. Nel periodo elettorale ci sono stati continui lanci di notizie che riguardavano le azioni messe in campo per migliorare l’offerta sanitaria. Sarà stata una coincidenza.

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