CROTONE «A partire da lunedì 28 ottobre 2024 e per tre giorni, sarà presente a Crotone il direttore generale Luca Proietti del ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica (Direzione generale “Economia circolare e bonifica”, per discutere insieme agli Enti istituzionali e non, della questione della bonifica che interessa la nostra città».

Natale al Centro Comune di Crotone
Natale al Centro Comune di Crotone

È quanto riferisce in una nota stampa Legambiente di Crotone che «auspica che la presenza del dirigente del Mase possa accelerare il lungo processo di bonifica, ponendo così fine all’azione inquinante e al risanamento dei luoghi».
All’ingegnere Proietti, Legambiente chiede «l’istituzione di Tavoli permanenti, aperti non solo agli enti istituzionali, ma alle organizzazioni sindacali e datoriali, alle associazioni di categoria, alle associazioni ambientaliste e del terzo settore, alle associazioni di categoria, in quell’ottica di condivisione e partecipazione che ha caratterizzato gli incontri sul tema della bonifica che Legambiente ha inteso organizzare a partire dallo scorso febbraio. Tavoli permanenti e articolati - entra nel merito Legambiente - che affrontino il tema della bonifica secondo tre aspetti fondamentali».
“Bonifica - tempi e modalità” è il primo tavolo prospettato da Legmabiente circa «la questione della gestione dei rifiuti: va superata in tempi celeri - auspica la nota - la questione dell’esportazione dei rifiuti della bonifica fuori da Crotone e dalla Calabria, che rischia di essere di difficile realizzazione e di fatto, allunga ancora i tempi della Bonifica, coscienti che nessun territorio a differenza del nostro sarà disposto ad accettare rifiuti esterni».
«La posizione di Legambiente - rimarca il comunicato - è ben nota: esprimiamo un netto rifiuto a qualsiasi ipotesi, di ampliamento di discariche attualmente esistenti nel crotonese, come nel resto della Calabria, perché è una soluzione che crea solo ulteriori danni al territorio; e un altrettanto netto rifiuto alla realizzazione di nuove discariche, come la paventata ipotesi di Giammiglione che ritorna negli anni e che più e più volte è stata rispedita al mittente. Il territorio crotonese e la cittadinanza tutta hanno già dato».
«È tempo di trovare nuove soluzioni – sollecita Legambiente -, e ribaltare il ragionamento a favore della collettività: se la soluzione è quella di una discarica interna all’area industriale, di servizio, che allora risponda a due requisiti: che sia dedicata esclusivamente ai rifiuti prodotti dalle attività di bonifica del Sin; che la sua gestione sia pubblica, magari con intervento commissariale, o una gestione di partenariato pubblico privato, che coinvolga il tessuto imprenditoriale e professionale crotonese».
“Investimenti e sviluppo” è la seconda tematica che Legambiente intende affrontare. «La bonifica non può essere una mera partita di giro per Eni - sostiene l'associazione -, ma un’occasione reale di sviluppo della città che deve passare da percorsi virtuosi di impianti innovativi legati alla transizione ecologica capaci di generare lavoro».
L'ultimo aspetto proposto è quello “Sanitario”. «Va affrontata la questione sanitaria – scrive Legambiente realizzando studi epidemiologici dedicati e programmata l’attività di prevenzione e cura in un sistema sanitario pubblico debole, superando l’emigrazione sanitaria».