L'arte bianca
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CROTONE «Caro sindaco, la libertà di pensiero almeno ce la lasci». È la richiesta formulata dal Partito democratico di Crotone in una lettera aperta

«Da quando c'è lei - ironizzano i dem - si dice che i treni alla stazione di Crotone arrivino sempre in orario (noi di treni, vediamo solo quelli che la città sta perdendo). Ah già, per non parlare delle bonifiche che in questo lungo lustro lei ha saputo far eseguire in un batter d'occhio, sconfiggendo da moderno Don Chisciotte, affiancato dal suo fedele Sandro Panza, l'acerrimo nemico Cane a sei zampe. La storia un giorno la assolverà, perché ai nostri figli ricorderemo che "Voce ha fatto anche cose buone"».

«Occorrerebbe tuttavia ricordarle - incalzano i dem - che la nostra Costituzione rammenta perentoria che "Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione", e sarebbe opportuno consigliarle di cimentare l'Autorità giudiziaria per notizie di reato e non per mere beghe personali».

«Ma tralasciando le sue innumerevoli conquiste - proseguono i dem -, suggellate dal meraviglioso Capodanno che quest'anno si è spostato a pochi passi dalla splendida cornice della nostra piazza Pitagora per trasformarsi da evento gratuito per tutti a festa a pagamento per pochi, vorremmo scongiurarla di consentire alle opposizioni tutte di svolgere democraticamente le proprie funzioni di controllo, sempre se lei abbia ancora presente quale sia la sua maggioranza ed a quale ideale politico faccia riferimento».

«E allora signor Sindaco, da oggi ci toccherà chiamarla Tancredi - parafrasano ancora i dem -, iconico personaggio del Gattopardo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa, poiché il suo slogan elettorale si è dimostrato essere: "Se vogliamo che tutto rimanga com'è, bisogna (far finta) che tutto cambi". Perché nulla è cambiato tra i nemici di Crotone che “Ella” aveva giurato di sconfiggere», concludono i dem.



 


 

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