L'arte bianca
L'arte bianca
L'arte bianca
L'arte bianca

CROTONE «Affermazioni non solo imprecise, ma in taluni passaggi del tutto inesatte; restituiscono un'immagine distorta del complesso lavoro in atto per la bonifica di uno dei siti ambientali più compromessi d'Europa». Lo sostiene, in una nota, il commissario straordinario per la bonifica di Crotone, Emilio Errigo, commentando le dichiarazioni dell'ex presidente della giunta regionale, Mario Oliverio, nel corso della sua audizione nella Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti.

Secondo Errigo, «in questa vicenda si è purtroppo sedimentata una pericolosa confusione, alimentata da ricostruzioni che prescindono dai fatti, dalle normative vigenti e dalle attuali competenze istituzionali». Ricordando che «non spetta al commissario accertare responsabilità passate» e che il suo compito «è improntato a criteri normativi indipendentemente dalle convinzioni personali o dalle appartenenze politiche».

Errigo sostiene che «gli unici oneri sostenuti per il funzionamento della struttura commissariale riguardano spese ordinarie, molto contenute, e riferite esclusivamente a sedi istituzionali. Nello specifico, la sede legale a Roma è ospitata nello stabile di Sogesid spa, mentre la sede operativa in Calabria è ubicata nel palazzo della Provincia di Crotone. È dunque del tutto infondato, oltre che grave, sostenere che il Commissario spenda “milioni di euro” in sedi romane non meglio precisate. Il mio operato è sottoposto al controllo costante e puntuale della Corte dei conti, dei Ministeri vigilanti e di altri soggetti competenti».

Errigo, nella nota, fa riferimento anche allo smaltimento dei rifiuti. «Confermo ancora una volta - dice il commissario - ciò che sostengo da sempre: la discarica Sovreco spa è autorizzata dalla Regione Calabria a ricevere e trattare rifiuti speciali pericolosi. Tali rifiuti sono assimilabili a quelli presumibilmente prodotti dalla parte della discarica fronte mare in cui si sta attualmente lavorando. In definitiva, in Calabria e nella discarica di Sovreco arrivano da altre parti d'Italia rifiuti speciali pericolosi della stessa specie di quelli presenti nel Sin. Questo è illogico, inspiegabile, incomprensibile e irrazionale».

Il commissario, sostenendo che «la notizia del trasferimento all'estero di ulteriori quantitativi di rifiuti pericolosi provenienti dall'area industriale di Crotone è un segnale concreto di avanzamento nel percorso di bonifica» afferma, inoltre, che «mentre le Regioni autorizzano la costruzione e la gestione di discariche per rifiuti urbani e speciali pericolosi, l'autorizzazione per impianti destinati ad accogliere rifiuti speciali contenenti radionuclidi (Norm e Tenorm), con o senza residui di amianto, è di competenza della Prefettura territorialmente competente, a seguito di richiesta dell'agente interessato e in presenza dei corretti presupposti giuridici. Il mio mandato non ha il compito di mantenere lo stallo, ma di superarlo. Collaborando con gli enti territoriali e gli organismi regionali, nel rispetto dei reciproci ruoli, lavoriamo per risolvere criticità operative che da troppo tempo rallentano il conseguimento di risultati attesi da anni».

Elezioni Carfizzi, il Consiglio di Stato ha sospeso la sentenza del Tar
Centinaia di contravvenzioni della Polizia locale: movida nel mirino