Dimissioni Occhiuto, è corsa contro il tempo nei partiti: nomi e alleanze
Il prossimo 5 settembre dovrebbe tenersi la seduta del consiglio regionale per indicare la data delle nuove elezioni: il centrodestra prepara il "Piano B", il centrosinistra marcia unito

CROTONE Parte la corsa contro il tempo per sciogliere il consiglio regionale della Calabria e indicare la data delle nuove elezioni. I partiti sono già all’opera e orientativamente, secondo quanto è stato possibile apprendere, il prossimo 5 settembre dovrebbe tenersi la seduta del consiglio regionale, ancora in carica, a cui tocca decidere le procedure.
L’unica cosa certa è che entro 60 giorni dalla seduta di questo Consiglio dovrebbero celebrarsi le elezioni. Significa che la data potrebbe essere la domenica che precede le festività dei morti. Coalizioni e partiti, quindi, hanno poco tempo per comporre le liste e scegliere i candidati da proporre alla guida della giunta regionale calabrese.
Il centrodestra parte avvantaggiato perché, al momento, non può che partire dal dimissionario Roberto Occhiuto, che ha già annunciato di volersi ricandidare. Se non ci saranno intoppi anche di tipo giudiziario il centrodestra deve pensare solo a comporre le liste dei candidati, che dovranno sostenere la rielezione di Occhiuto.

In politica non c’è nessuna certezza ed ecco perché, nonostante si faccia il nome di Occhiuto come dato certo, sotto traccia si ragiona anche su altri possibili candidati. Fratelli d’Italia, in caso di problemi con Occhiuto, non disdegnerebbe di puntare alla candidatura del sottosegretario Luigi Sbarra, già segretario regionale e nazionale della Cisl.
Si guarda con attenzione ed apprensione alle indagini che stanno svolgendo i magistrati indaganti della Procura della Repubblica di Catanzaro. Giorgia Meloni ha posizionato il suo candidato (Sbarra) ai blocchi di partenza in attesa di notizie. Non si sa mai ed è meglio farsi trovare pronti.

Nel centrosinistra le dimissioni di Occhiuto sono state vissute come un vero e proprio choc, considerato che ancora la coalizione non è stata del tutto definita. Ieri c’è stata una accelerata e riunioni a gogò. L’idea sarebbe quella di mettere tutti insieme: Pd, 5stelle, Avs, Azione, Italia viva, sindaci usciti dal Pd ed eletti, Rifondazione comunista e tutti i cespuglietti progressisti e della sinistra.
La scommessa è quella di dare vita in Calabria ad una coalizione coesa che, numericamente, può giocarsi la partita e anche vincere. Lo scoglio da superare potrebbe essere la scelta del candidato a presidente. Secondo le prime indiscrezioni la scelta ideale verrebbe considerata Pasquale Tridico che, però, non mostra entusiasmo. Se Tridico butta gli ormeggi la situazione diventa più complessa.

Si Fanno i nomi delle pentastellate Anna Laura Orrico e Vittoria Baldino, del sindaco Pd di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà, del segretario regionale del Pd, Nicola Irto, e del consigliere regionale Ernesto Alecci. I nomi ci sono, ma bisogna fare la scelta giusta per tenere unita la coalizione e giocarsi almeno il primo tempo della partita. Andando avanti si vedrà.