Grillo indossa l'elmetto, lucida la dentiera e mette in riga l'interpartitica
Le pillole satiriche di Bartolo Villaroja

Il mitico avvocato Gaetano Grillo ha indossato l’elmetto, ha lucidato la dentiera e si è già schierato sul campo di battaglia, pronto a combattere contro i nemici interni al Partito democratico e agli schieramenti degli altri partiti, che tenteranno di ostacolare la sua ascesa tra le stelle. Ha deciso che da grande intende ritornare sullo scranno più alto della città di Crotone, quella di primo cittadino.
Su quello scranno si è già seduto al tempo della Prima Repubblica, quando ancora non era in vigore la legge per l’elezione diretta del sindaco. Sono passati circa 30 anni, ma non importa, perché “il mitico” è convinto di potere ancora dare molto a Crotone e ai crotonesi.
Intanto ha iniziato la scalata conquistando la maggioranza del Pd cittadino di Crotone, alleandosi con Annagiulia Caiazza, giovane rampante della sinistra nostrana. Nella prima guerra civile ha lasciato sul campo i corpi dei nemici del Pd, che volevano ostacolarlo.
Alcuni si sono arresi, ma Andrea Devona gli sta chiudendo la porta in faccia e si nega anche alla richiesta di parlare. Grillo questo non l’accetta e tenta di azzannare, ma il nemico, approfittando della sua giovane età e della sua esperienza sportiva, si sottrae al contatto. Grillo non demorde e va avanti a testa bassa.
Intanto si presenta al tavolo dell’interpartitica e si propone di redigere il programma elettorale del centrosinistra. Anche al tavolo degli alleati dice che il candidato a sindaco deve essere scelto tra coloro che hanno idee e competenze.
Pensa a se stesso e dice che la scelta deve cadere sulla figura che meglio possa giocare la partita contro avversari arruffoni. Se il tavolo non avrà nomi validi da indicare, lui c’è con il suo elmetto in testa e la dentiera luccicante.