Trasferimento tesoro di Hera Lacinia, Italia nostra e Gak: «Un pasticcio»
Le due associazioni chiariscono la loro posizione in merito alla decisione di trasferire i preziosi reperti dalla sede del Museo di Crotone al Museo di Capo Colonna
CROTONE «Il direttore dei parchi archeologici di Crotone e Sibari e dei musei ivi compresi non fa “polpette” ma rischia di fare un “pasticcio”, con il trasferimento del tesoro di Hera Lacinia». Con queste parole, le associazioni Gak e Italia Nostra Crotone, chiariscono la loro posizione in merito alla decisione di trasferire il tesoro di Hera Lacinia dalla sede del Museo di Crotone al Museo di Capo Colonna.

Il tesoro di Hera salvato già due volte dall’asportazione
Un provvedimento che mette a rischio un patrimonio di valore inestimabile, esponendolo alla possibilità di essere trafugato poiché la sede decisa è in un’area isolata e priva di sorveglianza notturna. Italia Nostra e Gak, Associazioni rappresentative di interesse collettivo diffuso e non già “circoli amatoriali”, ricordano che il Tesoro di Hera Lacinia fu salvato fortunosamente da uno scavo clandestino la notte precedente il suo ritrovamento ed in seguito la corona di Hera fu salvata da un trafugamento durante l’esposizione a palazzo Morelli.
Altri trasferimenti di reperti dal Man di Crotone al Museo di Reggio Calabria
Sono inoltre avvenuti altri trasferimenti di reperti archeologici dal Man di Crotone al Museo di Reggio Calabria. Per questo motivo Italia Nostra e Gak si rivolgono alle Istituzioni responsabili affinche” il Tesoro di Hera e gli altri reperti trasferiti dal Man siano riportati nella loro interezza presso la sede museale di Crotone, esposti e custoditi in condizioni di sicurezza.

