Decreto Proietti, slitta a febbraio la trattazione del Tar sui ricorsi di Enti e associazioni
CATANZARO Tutto rinviato alla trattazione nel merito dei ricorsi che è stata fissata per il 19 febbraio 2025. Si è pronunciata così la prima sezione del Tribunale amministrativo regionale della Calabria, con quattro ordinanze diverse, che rispondono ai ricorsi presentati da Regione Calabria, Comune e Provincia di Crotone, Arci e Www di Crotone «per l'annullamento previa sospensione» del “decreto Proietti”.
È il decreto del ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica numero 27 del 1° agosto scorso, contenente la determinazione di conclusione positiva della conferenza di servizi decisoria, di approvazione e autorizzazione del progetto di Eni Rewind Spa “Ex Discarica fronte mare Pertusola ed ex Stabilimento Pertusola Nord ed Agricoltura. Stralcio al Progetto di Bonifica di Fase 2”, per la bonifica del sito di interesse nazionale (Sin) “Crotone-Cassano-Cerchiara”.
Nella camera di consiglio dello scorso 6 novembre erano stati uditi dal relatore Nicola Ciconte i difensori delle parti che, secondo quanto riferito dal vicesindaco di Crotone Sandro Cretella, avevano manifestato unanimemente «l'esigenza di una misura cautelare anche ai fini di una celere trattazione del merito».
Il provvedimento impugnato, grazie a una controversa intepretazione sull'applicazione del Paur, dà il via libera a conferire le circa 360mila tonnellate stimate di rifiuti contenenti radionuclidi, ossia ternom, derivanti dalle operazioni di bonifica del Sito d'interesse nazionale all'interno della discarica di Sovreco in località Columbra a Crotone.
Il Tar, nei decreti depositati quest'oggi, ha ritenuto che «le esigenze di parte ricorrente siano apprezzabili e tutelabili adeguatamente con la sollecita definizione del giudizio nel merito». Sostanzialmente non è stata, né concessa, né rigettata la sospensiva, ma il Tribunale ha optato comunque per una rapida valutazione nel merito per garantire la tutela degli interessi delle parti. Una soluzione "dorotea" per intenderci.
Lo scorso 2 novembre, invece, sempre il Tribunale amministrativo della Calabria non aveva accolto la richiesta di sospensiva del decreto sull'istanza presentata da tre comuni del Crotonese (Scandale, Strongoli e Santa Severina) e da cinque dirigenti del Partito democratico pitagorico (Peppino Vallone, Carmine Talarico, Andrea Devona, Annagiulia Caiazza e Leopoldo Barberio).
Voce: «Nei prossimi tre mesi Eni non ponga in essere atti incompatibili»
Rispetto al tenore del provvedimento, il sindaco Voce dichiara: «Ci fa piacere che il Tar abbia ritenuto esistenti le esigenze cautelari ed abbia quindi palesato l'intenzione di definire in pochi mesi la vicenda processuale. È auspicabile che da qui ai prossimi tre mesi Eni non ponga in essere atti incompatibili con le tesi sostenute nel nostro ricorso, altrimenti, laddove - come riteniamo - il Tar dovesse annullare i provvedimenti impugnati all'esito dell'udienza di merito, sarebbe chiamata a risarcire gli ingenti danni arrecati al territorio attraverso le pratiche illegittime eventualmente poste in essere. Auspichiamo altresì che in questo poco tempo a disposizione, il Ministero prosegua nel palesato intento anche esternato nella recente visita del dirigente generale delle bonifiche presso il Mase di risolvere l'intera problematica rimettendo al centro delle trattative la posizione degli enti territoriali coinvolti».
Ferrari: «Eni completi lo scouting per individuare le discariche all'estero»
Il presidente della Provincia di Crotone Sergio Ferrari, dopo aver appreso la notizia, ha così dichiarato: «Ritengo apprezzabile il fatto che il Tar Calabria abbia ritenuto meritevole di accoglimento l’istanza cautelare degli enti territoriali, fissando un giudizio immediato. Il mio auspicio è che Eni Rewind possa completare, tra le altre cose, lo scouting per individuare eventuali discariche all’estero – precisa Ferrari – e che lo faccia prima ancora dell’esito dell’udienza fissata il 19 febbraio. In merito a questa importante data, siamo fiduciosi che si possa andare verso la direzione dell’ annullamento del decreto del Mase, individuando anche le discariche all’estero e quindi procedere con la rimozione dei rifiuti, soprattutto con il trasporto degli stessi rifiuti pericolosi fuori dal territorio della Regione Calabria».
Sestito: «È passo cruciale verso una potenziale risoluzione della vicenda»
«Questo sviluppo rappresenta un passo cruciale verso una potenziale risoluzione della questione nei primi mesi del prossimo anno». È il commento di Filippo Sestito a nome delle associazioni che hanno firmato il ricorso al Tar. «In attesa della risposta definitiva del Tar - commenta Sestito - riguardo i motivi di impugnazione, Arci Crotone, Wwf Italia, Wwf Crotone e Movimento "Ambiente e Salute" esprimono la loro profonda soddisfazione per il raggiungimento di questo significativo traguardo. Tale risultato costituisce una ulteriore motivazione per proseguire, con rinnovata determinazione e fervore, la nostra battaglia, non unicamente di natura legale, ma anche a tutela della collettività e dell'intero territorio provinciale. Ribadiamo il nostro impegno nella salvaguardia dell'ambiente e nella difesa dei diritti delle popolazioni locali, certi che la nostra azione porterà a risultati positivi per la comunità».