Via Adda senza proprietario, Pedace: «Enti proposti risolvano faccenda dantesca»
CROTONEVia Adda in zona Passovecchio non è di competenza dell'attuale Consorzio di bonifica della Calabria in quanto realizzata dal Consorzio di bonifica “Valle del Neto” su concessione della Cassa per il Mezzogiorno e, l'Ente, non solo non ne è il proprietario, me per legge regionale non ha nessuna competenza. È questo quanto risposto al reclamo inoltrato lo scorso 6 settembre dal consigliere comunale di Consenso, Enrico Pedace.
«Avendo letto con molta attenzione la missiva ricevuta in merito alla problematica inerente la sicurezza della strada in oggetto - scrive adesso Pedace -, questo consigliere (Pedace, ndr), che si ritiene molto attento alle tematiche in questione ha volutamente atteso qualche giorno prima di rispondere, se non altro, al fine di effettuare una attenta ricerca sulle vicende che ormai sono annose quando si parla di questo tratto stradale».
«La questione di porre in sicurezza la strada che da via Adda porta fino alla rotonda di località Passovecchio - prosegue Pedace -, assume caratteri danteschi per alcuni versi, sembra che si voglia scaricare le responsabilità tra gli enti preposti alle vicende della gente comune, che per un motivo o per un altro devono necessariamente transitarvi per i più disparati motivi».
«Eppure la storia di questa strada e ben conosciuta da tutti - sottolinea Pedace -, visto che si tratta di un tratto che da sempre serve i cittadini per raggiungere i propri terreni agricoli che fanno capo, almeno per la tassa, al consorzio di bonifica e per il servizio che rende alla centrale Turbo Gas di proprietà della Ergo Sud. Lo stesso consorzio che nel 2018 ha dovuto risarcire un'automobilista che a causa delle condizioni del manto stradale ha provocato seri danni alla propria autovettura, tant'è che il tribunale del Giudice di pace ha decretato, con apposita sentenza numero 819 del 2018 l'ammontare del risarcimento, dove nelle motivazioni spiega chiaramente le colpe della mancata manutenzione dell'ente consorzio».
«Inoltre - aggiunge Pedace - visto che nella missiva inviata agli organi in indirizzo dove è stata paventata la non competenza sulla strada, proprio nel 2015, con una delibera della stesso consorzio di bonifica ionio crotonese, la numero 33 del 6 maggio 2015, l'allora presidente Roberto Torchia e l'ingegnere Giuseppe Schipani, firmano, a seguito di relazione del caposettore tecnico, ingegner Salvatore Ammirati, relatore della detta relazione datata 21 aprile 2015 e, visto lo statuto consortile, decantato nella delibera, davano mandato alla struttura dell'ufficio legale di dare seguito alle iniziative di trasferimento definitivo della strada "Giamiglione-Papanice" alla Provincia di Crotone e contestuale sollevamento da qualunque responsabilità del consorzio stesso per le condizioni in cui versava all'epoca l'opera della strada, allegando in copia la delibera».
«Ad oggi - spiega Pedace - di questo tipo di attività non si ha conto da parte di nessun ente, ci troviamo a dover pensare che il peggior sordo e colui che non vuole sentire. Per dovizia si vuole far emergere che quanto sopra comunicato, nasce da una riunione del 2012 fatta in Prefettura, presieduta dall'allora prefetto Panico, dove chiaramente si faceva presente lo stato della strada in oggetto, dove nella stessa sede la Provincia si prendeva carico e impegno di avviare l'iter per l'acquisizione della strada e del suo rifacimento, a seguito di un sopralluogo congiunto tra i tecnici della provincia e del consorzio. Quest'ultimo passaggio è datato 27aprile 2012, allegando in copia Verbale di sopralluogo e Verbale di riunione in Prefettura».
«Ad oggi le condizioni - segnala Pedace - continuano a peggiorare, ma i contribuenti continuano a pagare le tasse inerenti al consorzio, che si chiama fuori da ogni responsabilità, dove l'ente provincia non risponde e, intanto gli avventori della strada continuano a transitarvi per necessità pregando che niente di grave abbia a succedere. Quanto voluto precisare fino ad ora, vuole essere motivo per richiamare l'attenzione agli organi competenti sulla importanza di un tratto stradale che serve una molteplicità di persone, che non sono solo gli abitanti del quartiere Papanice e il Comune di Scandale, ma basti pensare agli insegnati che vi transitano per raggiungere la scuola del quartiere, gli autotrasportatori per la consegna merci, e ogni tipo di veicolo che per necessità vi transiti per raggiungere il polo commerciale sito in località Passovecchio».
«Ciò esposto nasce dalla necessità di chiamare gli enti preposti - sollecita Pedace - a un intervento solerte al fine di salvaguardare l'incolumità delle persone che vi transitano, basti pensare che proprio in questi ultimi giorni, all'altezza di un cosiddetto pontino di servizio, posto all'altezza della centrale Turbo gas, il manto stradale ha avuto un cedimento provocando la formazione di uno scalino che potrebbe causare seri danni e incidenti spiacevoli», conclude Pedace.
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