L'arte bianca
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CROTONE «A seguito della ricezione della comunicazione a firma dei rappresentanti della Fp-Cgil, tra l'altro appresa anticipatamente a mezzo stampa, nella quale si riferisce di un presunto caso di demansionamento ai danni di un dipendente del Comune di Crotone, l'amministrazione ha richiesto al dirigente competente di relazionare in merito ai fatti riportati nella missiva sindacale». È quanto riferisce il sindaco di Crotone. Vincenzo Voce.

«Da una disamina dei contenuti della relazione, tempestivamente trasmessa – scrive il primo cittadino –, è emerso come le circostanze riportate nella citata nota non trovano adeguato riscontro. In particolare dalla relazione del dirigente si evince che, a differenza di quanto riportato dall'organizzazione sindacale, non risulta essere emesso alcun provvedimento di revoca di incarichi nei confronti del dipendente. Tanto meno, sempre a differenza di quanto sostenuto, non risultano emessi provvedimenti che avrebbero revocato e/o revocherebbero mansioni che comportano contatto con il pubblico».

«Non è stata disposta – assicura Voce – alcuna revoca al dipendente in questione della qualifica di responsabile dell'Ufficio 7.3.1. dal momento che il dipendente in questione, quale istruttore amministrativo, non è mai stato titolare di responsabilità di quell'ufficio né di altri uffici. Per ciò che poi concerne il profilo della abilitazione del dipendente all'interno della piattaforma informatica in dotazione all'ente, dalla relazione, risulta che il dipendente sia regolarmente abilitato all'accesso alla posta elettronica per l'utilizzo della email istituzionale».

«Inoltre, nei giorni scorsi – fa sapere Voce –, il dirigente ha proceduto all'adozione della nuova micro–organizzazione del settore dallo stesso diretto. Il provvedimento è stato ampiamente condiviso con tutto il personale del Settore al fine di mettere ciascuno nelle migliori condizioni di lavoro possibili e, naturalmente, anche con il dipendente in oggetto».

«Nei giorni immediatamente successivi – prosegue Voce – alla pubblicazione del provvedimento di adozione della nuova organizzazione interna del servizio, il dirigente ha comunicato di aver provveduto, attraverso il servizio informatico, ad allineare il citato provvedimento alla nuova organizzazione dei servizi sotto il profilo informatico nella piattaforma della software house dell'Ente, con la individuazione dei dipendenti da collocare nei vari uffici per le attività previste dal funzionigramma, con conseguente delimitazione degli accessi alla piattaforma in conformità al nuovo assetto organizzativo così come avviene per tutti gli uffici dell'Ente».

«In quella circostanza il dipendente risultava – sottolinea Voce –, come risulta ancora a tutt'oggi, assente e pertanto impossibilitato ad assolvere le proprie funzioni istruttorie. Nel contempo è pervenuta al dirigente, una nota, a firma dello stesso dipendente, con la quale chiedeva di essere trasferito ad altro Settore per una presunta incompatibilità dovuta a fatti non meglio specificati dallo stesso».

«Tale trasferimento non è risultato allo stato accoglibile – spiega Voce – poiché, in base al vigente regolamento interno, la presunta incompatibilità deve essere "accertata", non essendo sufficiente che sia solo riferita, per cui il dirigente procedeva a richiedere per iscritto al dipendente maggiori delucidazioni che circostanziassero le ragioni fondanti la riferita presunta incompatibilità ed eventualmente i colleghi con i quali si sarebbe verificata la riferita incompatibilità. Alla data odierna detta integrazione non è ancora pervenuta».

«Alla luce di tanto – entra quindi nel merito Voce –, sulla base della analitica relazione resa dal dirigente dell'ufficio, non sussiste alcun margine per operare alcun intervento in autotutela da parte dell'amministrazione. Da quanto sopra esposto appare chiaro che le delimitate restrizioni di accesso alla piattaforma della software house dell'Ente conseguono esclusivamente al riassetto organizzativo operato attraverso provvedimenti pubblici emessi e non hanno alcun legame con l'attività sindacale posta in essere dal dipendente».

«Si auspica di aver esposto alla Fp-Cgil gli opportuni chiarimenti in merito – conclude Voce – confermando che questa Amministrazione è sempre aperta ad un dialogo costante e franco con le organizzazioni sindacali nel rispetto dei reciproci ruoli».


 


 


 

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