L'arte bianca
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CROTONE Presunto caso di mobbing nei confronti di un dipendente comunale. Diversi consiglieri di opposizione hanno deciso di segnalare il caso alla Prefettura e alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Crotone. Promotori dell’iniziativa sono, tra gli altri, Enrico Perdace, Carmen Giancotti, Andrea Devona, Antonio Manica, Fabrizio Meo, Anna Maria Cantafora, Igino Pingitore, Andrea Tesoriere, Salvo Riga e altri. 

L’obiettivo delle attività che i consiglieri comunali di Crotone intendono mettere in campo è quello di salvaguardare il lavoratore e l’apparato che, però, potrebbe anche essere coinvolto. Il mobbing, quindi, sarebbe partito in seguito ad alcune segnalazione fatte dal lavoratore comunale nella sua qualità di componente della Rappresentanza sindacale unitaria. Carica che ricopre da quando è stato eletto in seguito alla recente competizione per il rinnovo delle Rsu nella pubblica amministrazione. 

Le segnalazioni come componente Rsu avrebbero determinato uno scontro con un pezzo dell’amministrazione comunale e non solo. Il caso segnalato è regolamentato dalla circolare 11/2010 con la quale il Dipartimento della funzione pubblica della Presidenza del Consiglio dei ministri stabilisce quali debbano essere i “requisiti per il conferimento di incarichi di direzione del personale nelle pubbliche amministrazioni”. 

La circolare, tra l’altro, invita le amministrazioni pubbliche, come opportunità, di stabilire quali siano “le strutture per le quali sussiste il regime di limitazione”. Entra anche nel merito e indica quale debba essere “il concetto di carica in organizzazioni sindacali”, che entrano in contrasto con il ruolo che si svolge nell’ente.

La segnalazione del componente Rsu soggetto a presunto mobbing riguarderebbe un soggetto eletto in uno dei sindacati confederali a cui è stato assegnata una Posizione organizzativa. Nel capitolo 4.2.1 della circolare viene chiarito quando scatta l’incompatibilità tra l’incarico ricoperto a livello professionale e il ruolo sindacale. 

Il ruolo sindacale non potrebbe essere ricoperto da coloro che hanno compiti decisionali. “Ai fini della norma – di legge nella circolare – si deve ritenere compromesso nel regime di impedimento anche l’essere componente della Rsu”. Ci sarebbe incompatibilità tra la carica di una posizione organizzativa e la elezione nella Rsu. 

In verità il soggetto di cui è stata chiesta la decadenza già nelle precedenti annualità ha ricoperto i due ruoli. Evidentemente nessuno aveva segnalato il problema. Torniamo al presunto mobbing. Il dipendente non è stato nelle condizioni di salute per lavorare e il medico curante ha stabilito un periodo di malattia. 

Ha deciso di andare a ritirare alcuni effetti personali che aveva lasciato in ufficio. Sembra che abbia anche informato il dirigente capoufficio che sarebbe andato a ritirare ciò che gli apparteneva. La sorpresa è stata quando ha acceso il computer ed ha scoperto di essere stato espulso dai sistemi informatici dell’ente.

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