L'arte bianca
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CROTONE «Quando ero commissario straordinario di Arpacal (gennaio - ottobre 2023) e successivamente, con la mia nomina quale commissario straordinario delegato del Sito contaminato di interesse nazionale di Crotone-Cassano-Cerchiara di Calabria, (dpcm 14 settembre 2023 successive modifiche e integrazioni), ho scoperto, con rammarico, che l'articolo 14, comma 1, della Legge numero 132 del 28 giugno 2016, non era stato ancora attuato con gravi conseguenze ed evidenti criticità per la tutela e protezione dei beni costituzionali ambiente e salute». È quanto scrive in una nota Emilio Errigo, commissario straordinario delegato del Sito contaminato di interesse nazionale di Crotone-Cassano-Cerchiara di Calabria. 

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«Insieme al presidente e al direttore generale di Ispra-Snpa, il dottor Stefano Laporta e la dottoressa Maria Siclari - prosegue Errigo -, grazie anche all’imprescindibile supporto del Presidente pro tempore di Assoarpa, il dottor Giuseppe Bortone e al contributo concreto di tutti i Direttori Generali e commissari delle Agenzie regionali per la protezione dell'ambiente, siamo giunti, dopo un lungo e faticoso lavoro preparatorio, alla redazione definitiva e alla successiva approvazione del Decreto del Presidente della Repubblica - 4 settembre 2024, n.186». 

«Il Dpr numero 186 del 4 settembre 2024 - spiega Errigo - è un regolamento adottato ai sensi dell’art. 14, comma 1, della Legge 28 giugno 2016, n. 132, che disciplina il personale ispettivo del Sistema nazionale a rete per la protezione dell’ambiente (Snpa), il sistema integrato istituito dalla Legge 28 giugno 2016, n. 132, composto da Ispra (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale) e dalle 22 agenzie ambientali regionali (19 Arpa + 2 Appa delle province autonome di Trento e Bolzano)». 

Gli ispettori ambientali delle Agenzie regionali per la protezione dell'ambiente svolgono un ruolo cruciale nella verifica del rispetto delle normative ambientali e nella protezione dell'ambiente e della salute pubblica 

«Le principali attività di controllo - entra nel merito il generale - includono la verifica del rispetto delle vigenti normative in materia ambientale, le visite ispettive presso attività produttive attraverso il monitoraggio delle emissioni e il monitoraggio degli impatti, il controllo delle relazioni interne e della documentazione. Ad oggi, tuttavia, mi giungono da più fonti segnalazioni riguardo alle numerose difficoltà che diverse Arpa, tra cui Arpa Calabria, stanno incontrando nell'attuazione concreta e operativa del Dpr n. 186/2024». 

Mi domando, con un misto di stupore e preoccupazione: cos'è che impedisce di dare esecuzione a tale previsione di legge e al previsto regolamento di attuazione?

«Gli ispettori ambientali nelle Arpa - sottolinea il generale Errigo - sono una figura fondamentale, in ogni regione d’Italia, per difendere, proteggere e preservare l'ambiente, la biodiversità, gli ecosistemi e la salute, beni universali che il buon Dio ha creato e messo a disposizione di tutti gli esseri viventi. Sono certo che la loro futura presenza, sarà utile per la protezione dei beni ambientali e per la difesa della salute dei cittadini residenti nelle aree del Sin di Crotone-Cassano-Cerchiara di Calabria», conclude Errigo.

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