Le segreterie regionali di categoria Filctem Cgil, Flaei Cisl e Uiltec Uil, unitamente alle Rsu del sito Serravalle energy di Cutro hanno richiesto un urgente incontro alla Prefettura di Crotone che coinvolga anche la Regione Calabria, la Provincia di Crotone, il Comune di Cutro e la proprietà dell'impianto «al fine di affrontare questa delicata vertenza che, dopo lo spiraglio positivo circa lo sblocco degli incentivi da parte del Gse, registra, ad oggi, una forte preoccupazione dei lavoratori diretti e dell’indotto rispetto all’incertezza che grava sulla ripresa delle attività nonché sul proprio futuro lavorativo».

Natale al Centro Comune di Crotone
Natale al Centro Comune di Crotone

«Pensiamo, ed è nostro dovere informarvi - scrivono le segreterie di categoria alle istituzioni - , che questo stato di cose possa riaccendere fortemente la protesta dei lavoratori con eventuali rischi sull’ordine e sulla sicurezza pubblica. Altresì, siamo convinti - prosegue la missiva -, che con l’autorevole azione e supporto della Prefettura, si possono creare, con tutti i soggetti coinvolti, un percorso istituzionale in grado di sbloccare questo stallo che perdura da molte settimane aggravato dall’assenza di certezze che possono far presupporre una immediata ripartenza».

Sempre le segreterie regionali di di categoria Filctem Cgil, Flaei Cisl e Uiltec Uil hanno inoltre indirizzato una lettera al Gestore dei servizi energetici (Gse) in cui chiedono di valutare il ripristino degli incentivi in favore dell'impianto a biomassa sottoposto, a tutt'oggi, a controllo giudiziario.
«La vertenza in atto - scrivono le sigle - (…) è caratterizzata da forte preoccupazione e tensione tra i lavoratori per effetto della significativa incertezza relativa alla ripresa delle attività».
«La vostra nota del 22 dicembre 2023 - commentano i sindacati -, in cui avete comunicato di valutare, previo formale nulla osta dell’Autorità giudiziaria, il ripristino dell’erogazione degli incentivi, è stata assunta dai lavoratori come una concreta speranza di ripresa e, pertanto, leva per superare la procedura di licenziamento collettivo in atto».
«Allo stato - premettono i sindacati -, non avendo notizie concrete sullo sblocco degli incentivi, permangono alcune condizioni fortemente negative quali: fermo impianto, procedura di licenziamento collettivo e futuro lavorativo molto compromesso; un combinato disposto drammatico che rischia di acuirsi in mancanza di risposta sugli incentivi».

«Siamo certi che il Gse - proseguono i sindacati -, nel rispetto delle proprie prerogative, è attento ed impegnato sul processo di questa delicata pratica che, immaginiamo sia connaturata da procedure e tempi ma, allo stesso modo, siamo a chiedervi di considerare che per i lavoratori Serravalle energy il tempo non è una variabile neutra anzi, in un modo o in un altro la tempistica relativa allo sblocco degli incentivi determinerà le sorti dell’impianto».
«Per tali ragioni, vi chiediamo - entra nel merito la missiva -, nel rispetto di tutte le procedure ancorché nell’interesse collettivo, di tenere in forte considerazione un altro importante interesse ovvero quello sociale che a queste latitudini significa circa 100 posti di lavoro che rischiano di andare in fumo in modo irreversibile», conclude la nota.