Bonifica, Oliverio: «Regione sblocchi convenzione per assumere all'Arpacal»
L'ex presidente della giunta regionale rivela che l'accordo è stato sottoscritto in data 14 febbraio 2024 dai commissari Errigo e Iannone

CROTONE «Ferma la convenzione per incrementare personale Arpacal. Intervenga subito la Regione». È quanto denuncia in una nota l'ex presidente della giunta regionale calabrese, Mario Oliverio.

«In occasione della mia audizione alla commissione bicamerale Ecomafie, svolta in data 16 luglio 2025 - sottolinea Oliverio -, ho avuto modo, tra l'altro, di evidenziare la necessità e l'urgenza di assumere concrete misure rispetto alla messa in sicurezza delle operazioni di bonifica del Sin finalmente avviate sia pure per un primo lotto di circa 40.000 t/n».
«Misure prescritte dalla legge e puntualmente richiamate - scrive Oliverio - con precise indicazioni dal Paur (Provvedimento autorizzatorio unico regionale) che definisce anche modi e tempi di organizzazione di deposito preliminare (D15 e D9). A tal fine ho anche evidenziato, durante l'audizione, gli aspetti relativi al controllo ed al monitoraggio di dette operazioni che deve essere esercitato attraverso Arpacal e Spisal ricorrendo con un loro adeguamento e potenziamento organico».
«La struttura di Arpacal a Crotone - rende noto Oliverio -, rispetto ai gravosi compiti di controllo sulle operazioni della bonifica è assolutamente inadeguata. Vorrei ricordare che nel corso della mia esperienza di Governo, con l'allora assessore all'Ambiente, Antonella Rizzo, destinammo 2 milioni di euro che consentirono l'impiego di 12 tecnici (ingegneri, geologi, etc.) proprio per la struttura di Arpacal a Crotone sulla base di una convenzione tra Arpacal, il commissario per la bonifica dell'epoca, dottoressa Belli, e Sogesid».
«Tecnici che avevano acquisito formazione e competenze specifiche - commenta Oliverio - e che a distanza di circa un anno dalla scadenza del mio mandato non furono più confermati disperdendo un patrimonio tecnico e professionale indispensabile per l'esercizio dei necessari controlli a tutela della popolazione e dell'ambiente».
«Mi risulta - fa sapere Oliverio - che lo stesso schema di convenzione, pubblicato sul sito Istituzione del commissario alla Bonifica, è stato sottoscritto in data 14 febbraio 2024 dal generale Errigo, commissario straordinario alla Bonifica, e dal dottor Iannone commissario di Arpacal, attualmente direttore generale della stessa».
«Come mai - chiede Oliverio - non si è proceduto alla attuazione di questa nuova convenzione? A distanza di 18 mesi dalla sottoscrizione della convenzione tutto rimane fermo mentre i lavori della bonifica richiedono controlli e monitoraggio delle operazioni a tutela della popolazione, dei lavoratori e del contesto ambientale».
«L'Arpacal di Crotone - denuncia Oliverio - viene mantenuta in una condizione di assoluta inadeguatezza di organico in una fase delicata che invece richiederebbe assunzione di misure coerenti e necessarie a garantire la sicurezza per come previsto dalla legge e dal Paur».
«Auspico pertanto - scrive Oliverio - che si proceda in tempi brevi a recuperare ogni ritardo e a attivare la costituzione di una struttura con professionalità e competenze adeguate per garantire l'esercizio di monitoraggio, controllo e sicurezza realizzando un proficuo coordinamento tra Arpacal, Spisal e Ispettorato del lavoro. Rimuovere ostacoli ed irresponsabili atteggiamenti dilatori è doveroso ed urgente».
«Chi ha la responsabilità - sollecita Oliverio - di rendere operativa la convenzione prima richiamata deve farlo subito. Non è ammissibile quanto sta accadendo. Intervenga direttamente il presidente della Regione per richiamare chi di dovere alle proprie responsabilità», conclude Oliverio.