L'arte bianca
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CROTONE «Come sempre, con una ritualità ormai impressionante, il sindaco Voce approfitta, o meglio vorrebbe approfittare di una situazione oggettivamente complessa e grave per la città e i cittadini al solo fine di promuovere sé stesso come capopopolo avendone perso, se mai avuta, la legittimazione che solo potrebbe arrivare da una seria e proficua attività di governo e di mediazione con i responsabili istituzionali del governo nazionale, in primis, e con i responsabili delle imprese protagoniste in negativo e in positivo del processo, senza fine, di bonifica».

Natale al Centro Comune di Crotone
Natale al Centro Comune di Crotone

È quanto scrivono i consiglieri di opposizione: Giuseppe Fiorino, Andrea Devona, Enrico Pedace, Salvo Riga, Antonio Manica, Andrea Tesoriere, Anna Maria Cantafora, Fabrizio Meo e Carmen Giancotti.
«Da questo punto di vista - scrivono i consiglieri - il fatto di aver chiesto quasi a gran voce le dimissioni del ministro dell'Ambiente e della sicurezza energetica e del commissario straordinario della bonifica del Sito d'interesse nazionale, oltre a gonfiare il petto del primo cittadino, non avendo e non potendo avere nessun effetto pratico, rischia anzi di minare sul nascere ogni serio tentativo di riaprire un eventuale tavolo di trattativa e d'impostare un percorso realmente condiviso, non inficiato da demagogia e populismo di facciata, delle attività di bonifica».
«Attività di bonifica - commentano i 9 consiglieri - che devono si avere carattere e caratteristiche ambientali, ma devono essere e rappresentare anche una leva di crescita complessiva della città e del territorio senza sacrificare il protagonismo culturale dei cittadini interessati a quello di un protagonismo di un solo cittadino che rischia di essere il catalizzatore di una fila di proposte sterili e inconcludenti».
«Come leggere altrimenti - spiegano i consiglieri - le tante prese di posizioni di quanti ieri si opponevano al sindaco Voce e oggi assieme a lui e con lui vorrebbero cavalcare l'onda di una posizione di comodo e di privilegio sulle spalle dei crotonesi. Nel caso specifico ci riferiamo ai due rappresentanti del nuovo movimento politico Progetto in Comune, naturali e degni eredi del movimento politico e familiare Prossima Crotone che fonda le sue radici nella vecchia politica, che con grande difficoltà la comunità cittadina è riuscita a liberarsi dopo anni di sudditanza».
«Altro che fuori i veleni e i rifiuti da Crotone - incalzano i 9 consiglieri - in questo momento le uniche scorie del passato e del presente da allontanare dalla cosa pubblica sono i rappresentanti politici e amministrativi di ieri e di oggi. Di chi oggi governa grazie a quelli di ieri che, com'è nel loro impianto genetico, con la loro complicità nascosta e mai alla luce del sole, vorrebbero continuare a manovrare le leve del potere per continuare a fare quello che a loro riesce meglio e naturale. Non fare niente», conclude la nota.