Sindacati e Rsu spaccati sulla firma del contratto collettivo decentrato
L'amministrazione comunale di Crotone annuncia la sottoscrizione dell'accordo integrativo con il personale non dirigente, ma Cgil frena e chiama in causa il garante Aran

CROTONE Tempi duri per l’unità sindacale. L’ultima divisione si è consumata nel firmare il contratto collettivo decentrato integrativo del personale non dirigente del Comune di Crotone per il 2025.
Un pateracchio che registra divisioni anche all’interno delle stesse sigle sindacali, perché sono emerse divergenze di vedute e posizioni contrastanti anche tra i dirigenti e gli eletti nella Rappresentanza sindacale unitaria appartenenti alla stessa sigla. Si ipotizza addirittura anche un pateracchio che potrebbe rendere illegittima l’accordo salutato come un successo dall’amministrazione comunale di Crotone.
A spiegare la situazione è il responsabile enti locali dell’area vasta Cgil, Nicola Belcastro. Secondo Belcastro siamo di fronte ad «un caso molto particolare» e per questo è stato chiesto l’intervento del rappresentante nazionale dell’Aran che fa riferimento alla Cgil.
Dove sta il problema? Sicuramente non c’è quando a firmare l’accordo sono due organizzazioni sindacali su tre. Non ha firmato la Cgil, ma hanno sottoscritto Cisl e Uil. C’è anche la firma della Confial, ma questa sigla sindacale non avrebbe titoli per sottoscrivere l’accordo.
Avendo firmato due sigle su tre, comunque, questo accordo dovrebbe avere valore legale perché, due su tre, rappresentano la maggioranza. Il problema dovrebbe essere rappresentato dalla forma delle Rsu, perché a sottoscrivere l’accordo sono stati tre su 12. In questo caso la maggioranza non avrebbe condiviso la proposta e, quindi, l’accordo potrebbe non essere valido.
Siamo di fronte ad un caso che potrebbe fare diventare predominante la posizione dell’amministrazione comunale. Ecco perché la Cgil ha chiesto l’intervento di Antonio Santomassimo, rappresentante della sigla sindacale nella piattaforma Aran. Santomassi ha acquisito la richiesta ed ha avviato un percorso di valutazione, unitamente ad altri dirigenti Arana, della situazione venutasi a creare a Crotone.