L'arte bianca
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CROTONE Il Tribunale amministrativo regionale della Calabria ha spento i carri armati messi in moto dal commissario del Sito di interesse nazionale di Crotone, Emilio Errigo, con l’emanazione dell’ordinanza numero 1 del 3 aprile scorso. 

Il Tar nella seduta di ieri, infatti, ha accolto la richiesta di sospensiva dell’ordinanza avanzata da Regione Calabria, Provincia e Comune di Crotone. La seduta della prima sezione del Tar Calabria si è tenuta ieri ma oggi è stato pubblicato il dispositivo, nel quale si legge: 

Il Tribunale amministrativo regionale della Calabria (Sezione Prima) accoglie l’istanza cautelare, con sospensione dell’efficacia del provvedimento impugnato con motivi aggiunti, nei sensi e limiti indicati in motivazione. Fissa, per la trattazione del merito dei motivi aggiunti, l’udienza pubblica del 18 giugno 2025 

La decisione, quindi, è quella di prolungare la sospensiva sino al prossimo 18 giugno, quando appunto si entrerà nel merito della vicenda e i giudici del Tar decideranno se abolire definitivamente l’ordinanza con la quale Errigo aveva disposto di avviare le attività di bonifica nell’area industriale di Crotone e smaltire i veleni più pericolosi, presenti nella discarica a mare, nell’impianto di Columbra di proprietà del gruppo Vrenna

Già il 14 aprile scorso il presidente della prima sezione del Tar, Gerardo Mastrandrea, aveva accolto la richiesta di sospensiva con un atto monocratico. La decisione presa ieri, invece, è collegiale. Non è un atto definitivo, ma è significativo. È importante il messaggio che il Tar della Calabria ha inteso mandare ad Errigo e cioè che non è il padrone del vapore e che, quindi, non può decidere per tutti.

Errigo dovrebbe riflettere e nel caso in cui il prossimo 18 giugno il Tar, entrando nel merito, dovesse confermare il blocco dell’ordinanza il commissario dovrebbe trarre le conseguenze e dimettersi. Sarebbe un atto dovuto

Nella seduta del 18 giugno prossimo il Tar valuterà anche i numerosi ricorsi presentati per chiedere l’annullamento del decreto 1° agosto 2024 emanato da Luca Proietti, dirigente generale economia circolare e bonifica del ministero dell’Ambiente. Anche questo decreto prevede lo smaltimento dei veleni nella discarica di Columbra. La battaglia è quella di ottenere il rispetto delle decisioni assunte dalla Conferenza dei servizi del 24 ottobre del 2019 e del Paur che prevedevano di smaltire fuori dalla Calabria i veleni presenti a Crotone.