CROTONE Non basta il “no”. È tutt'altro che un bilancio positivo quello raccolto dal sindaco di Crotone Vincenzo Voce, e con lui dal presidente della Provincia, Sergio Ferrari, e dalla rappresentanza della Regione Calabria, al tavolo della Conferenza dei servizi svoltasi nella mattinata di oggi al Mase per discutere della variante al Pob fase 2 del Sin proposto da Eni Rewind.

Natale al Centro Comune di Crotone
Natale al Centro Comune di Crotone

Nel corso della riunione, infatti, è stata discussa l'approvazione dell’ipotesi di stralcio del Piano operativo di bonifica che riguarda gli interventi immediatamente eseguibili. Questi riguardano il 70% dei rifiuti pericolosi (e non) presenti nel sito per circa 760.000 tonnellate. Si tratta dell’ex Pertusola, della zona Gessi, della vasca ferriti, della vasca del commissario e dell’area che oggi viene identificata come ex fitorimediazione.
A fronte di tutto ciò, l’Eni ha proposto oggi di conferire 362mila tonnellate di rifiuti pericolosi nella discarica crotonese privata di proprietà di Sovreco a Columbra e le altre 397mila tonnellate di rifiuti non pericolosi fuori del territorio calabrese, attraverso un cronoprogramma che dovrebbe esaurirsi entro il 2032.
Restano fuori dalla discussione odierna, dunque, i veleni contenenti Tenorm con matrice d'amianto. Questo perché si è preso atto, sulla base di una relazione effettuata da Eni (prodotta su richiesta del ministero dell’Ambiente), dell'impossibilità tecnica a programmare interventi immediati su di essi. La discussione nel merito sarà per tanto oggetto di altra Conferenza dei servizi.
Intanto, raccolti i pareri anche di Ispra, Arpcal, Asp e degli altri enti coinvolti, sarà adesso il ministero dell'Ambiente ad avere l'ultima parola sui “progetti” di Eni, basandosi anche e soprattutto sui criteri di «prevalenza» che emergono dalle osservazioni espresse. Ecco perché, nonostante gli enti (Comune, Provincia e Regione) abbiano espresso quest'oggi l'ennesimo parere negativo alla modifica del Paur, tutto ciò potrebbe non bastare.
L'onore della decisione sarà infatti affidato al nuovo direttore generale dell’Economia circolare e bonifiche, Luca Proietti, che nel corso della riunione sembra aver recipito di buon grado la soluzione proposta da Eni.