Asse Voce-Forza Italia, Pd incalza:«Quante lezioni di incoerenza in una sola foto»
CROTONE «Quante lezioni di incoerenza in una sola foto, tutte in una foto». È quanto scrive in una nota il Partito democratico del Circolo cittadino di Crotone.
«Enzo Voce che, dopo aver costruito una elezione a sindaco sul disprezzo per i partiti - incalzano i dem -, ormai fa squadra con Sergio Ferrari e Roberto Occhiuto di Forza Italia. Ve lo ricordate quando Andrea Arcuri e Stanchi dei soliti, il movimento che con 4 seggi in Consiglio è il gruppo più nutrito nella maggioranza di Voce, in un moto di giustizialismo attaccavano Forza Italia e il suo coordinatore provinciale Sergio Torromino, reo di aver celebrato Giovanni Falcone? La colpa di Torromino secondo Andrea Arcuri e i suoi? Incoerenza perché non si potrebbe celebrare un simbolo dell'antimafia se si milita nelle file del partito fondato da Dell'Utri».
Foto diffusa dal Pd di Crotone
«Tuttavia quando Mario Megna ha lasciato Forza Italia - ricordano ancora i dem - per andare in soccorso della loro maggioranza consiliare e per fare il presidente del Consiglio nessuno di loro ha tirato fuori questa sorta di peccato originario dei forzisti nè la questione della coerenza. D'altra parte Voce ed i suoi, pur non perdendo occasione pubblica per mantenere l'immagine di iper legalisti, hanno cambiato idea non solo su Fi, ma anche su un altro loro storico bersaglio: il gruppo degli sculchiani. Solo così si può spiegare la nomina di Antonio Megna ad ufficiale di governo a Papanice».
«D'altra parte lo stesso Megna - attaccano ancora i dem -, con abilità da grande equilibrista in Consiglio comunale continua a sedere tra i banchi del gruppo "Crotone città di tutti" mentre quando necessario alza la mano a sostegno di Voce e non si sottrae dalla foto di gruppo con i forzisti. Né dall'altro lato, quello di Forza Italia, la coerenza sembra un valore fondante se consideriamo che solo pochi mesi fa Sergio Ferrari e Fabio Manica concorrevano contro Voce alle elezioni provinciali mentre oggi non sembrano disprezzare l'idea di lavorare insieme a Voce. Eppure lo stesso Manica in Consiglio comunale siede ancora tra i banchi della minoranza. Ma si sa, le elezioni comunali si avvicinano... forse che ci sia da aspettarsi una bella grande accozzaglia a sostegno di un possibile Voce-bis?», domandano i dem.
«D'altra parte se parliamo di lezioni di trasformismo, opportunismo e doppiogiochismo - stigmatizzano i dem - in Forza Italia milita, anzi è il vicesegretario nazionale, il maestro assoluto: il presidente della Regione Roberto Occhiuto. Per intenderci, quello che in Conferenza Stato-Regioni approvava il ddl Calderoli e lo definiva una straordinaria opportunità per il Sud e ora, in maniera tardiva e ipocrita, si schiera contro l'autonomia differenziata evidentemente solo per mantenere il consenso dei suoi follower. Caro presidente, invece delle parole vorremmo atti formali di dissenso contro questa legge che rischia di dare il definitivo colpo di grazia alla Calabria, così come vorremmo capire qual è la posizione di suo fratello Mario, quello che al Senato siede tra le fila della maggioranza!».
«Sindaco, consiglieri, presidenti di Provincia e Regione - rivolgono l'appello i dem alla controparte -, per una volta smettete tutti di rincorrere “like” sui social e spiegate ai cittadini da che parte state e soprattutto qual è la visione per la Calabria e per Crotone. Caro Voce, cari Stanchi dei soliti, ma a piazza Marinai d'Italia non eravate voi a parlare dei partiti come il male assoluto, come la rovina di Crotone? Cos'è cambiato?».
«Caro sindaco - chiosano ancora i dem -, in questo continuo gioco di scambio di ruoli e posizioni, in cui il trasversalismo e l'opportunismo sembrano le uniche regole vigenti, almeno stavolta dai una risposta concreta ed evita di puntare il dito contro il Partito democratico. Per semplificarti la vita, noi la nostra parte la facciamo e ribadiamo la nostra posizione: effettivamente sì, signor sindaco, rispetto a questa Amministrazione cittadina, provinciale, regionale e nazionale, stiamo fermi dove siamo: stiamo a sinistra, stiamo all'opposizione!», concludono i dem.