Freddezza e determinazione di Calamai dopo lo "sgambetto" sull'Atto aziendale
Le pillole satiriche di Bartolo Villaroja

Muscoli d’acciaio e cervello fino sono le qualità della toscanaccia che amministra l’Azienda sanitaria provinciale di Crotone che non ha paura di scontrarsi con Roberto Occhiuto, presidente dimissionario della Regione Calabria.
Appena saputo che Occhiuto ha ricevuto un avviso di garanzia la toscanaccia, guardandolo negli occhi, ha comunicato ad Occhiuto che avrebbe lasciato la guida dell’Asp di Crotone. Il presidente non ha gradito e si è sfogato confessando lo smacco al Corriere della sera.
Uno schiaffo che brucia. Visto che lui per conferire la nomina a Calamai ha sicuramente fatto arrabbiare Giovanni Donzelli, punto di forza di Fratelli d’Italia nazionale. Donzelli, quando era consigliere regionale della Toscana, ha tentato in tutti i modi di fare licenziare Calamai che era stata nominata alla guida dell’Azienda Careggio di Firenze da una giunta regionale a guida Pd.
Ma come è possibile, si sarà chiesto Donzelli, che le cose non le manda a dire, che la sua “nemica storica” Calamai potesse, senza colpo ferire, essere nominata da una regione a guida centrodestra? Ha accusato il colpo, ma non ha dimenticato e appena si è presentata l’occasione ha messo a segno un colpo ferale.
I suoi colleghi di partito in Lombardia hanno impedito all’assessore Guido Bertolaso di nominarla direttore generale prima a Varese e poi a Bergamo. La vendetta è un piatto che si mangia freddo, ma Calamai senza battere ciglio ha deciso di lasciare il segno a Crotone, preparando l’Atto aziendale.
Mentre era al lavoro qualcuno ha diffuso un falso atto e lei, senza scomporsi, ha scritto agli uffici regionali per denunciare che “è stato diffuso un documento che risulta non essere corretto”. Le tentano tutte per gambizzare, ma i tiri mancini fanno il solletico a chi ha muscoli d’acciaio e cervello fino.
Va avanti e speriamo che l’Atto che consegnerà alla Regione contenga proposte per favorire i medici che hanno deciso di restare nella sanità pubblica e destini più risorse per l’ospedale di Crotone. Se farà questo anche Occhiuto dovrà sorridere a 36 denti, nonostante non sia proprio contrario al progetto di potenziare la sanità privata.
Lui si è operato in un ospedale pubblico, portandosi un medico amico nella sala operatoria. Lo avrà fatto per dare ai calabresi un futuro sanitario diverso dal passato. Come dice Occhiuto le cose stanno cambiando e basta accedere al pronto soccorso dell’ospedale di Crotone per rendersene conto.
Se, poi, si entra nel nosocomio si capisce subito che i medici sono pochi e i servizi latitano. Forse è questa la ragione della scelta della toscanaccia di lasciare la Calabria. Ha chiuso un cerchio con al centro Occhiuto e Donzelli che si sono presi per mano e hanno cantato il “giro giro tondo” mentre la toscanaccia saluta e grida “ciao, ciao”.