L'arte bianca
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CROTONE «Esprimiamo soddisfazione della sentenza del Tar che mette un punto fermo alla vicenda della Bonifica a Crotone. Questa sentenza conferma la linea che il nostro Comitato sostiene dall'inizio ed è la ragione stessa per cui è nato non a caso prese il nome “Fuori i veleni. Crotone vuole vivere”». È la dichiarazione che Pino Greco rilascia a nome de comitato “Fuori i veleni. Crotone vuole vivere”. 

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«Se non ci fosse stato il Comitato - commenta Greco - si sarebbe perpetrato un nuovo inganno e una nuova violenza sul territorio crotonese. I rifiuti sarebbero rimasti a Crotone magari spostando i veleni di pochi chilometri o creando una discarica di scopo». 

«La sentenza certifica in modo inequivocabile - sottolinea Greco - come il Paur sia un elemento invalicabile e le ordinanze erano un mezzo artificioso per superarlo. Bisogna ricordare che il Provvedimento porta la data del 2019 e fu assunto dalla giunta Oliverio».

«La domanda che i cittadini calabresi dovrebbero porsi - suggerisce Greco - è: perché si è aspettato tanto? Perché c'è stato bisogno di un Tribunale per sventare i piani di Eni? Perché c'è stato bisogno di un Comitato per fare rispettare gli impegni presi nella Conferenza del 2019 e ripristinare quindi le regole democratiche su questo territorio?».

 «Una cosa è certa - assicura Greco - che se non ci fosse stato il Comitato già nel febbraio del 2024 i giochi si sarebbero chiusi. Crotone avrebbe subito una beffa e un inganno. Oggi è un giorno importante e siamo orgogliosi del ruolo che abbiamo svolto in questi mesi grazie all'impegno di donne e uomini che pur con provenienze politiche diverse hanno dato un contributo serio in una battaglia che non è ancora finita», conclude Greco.

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