È "saltato il banco" a Cirò Marina: si è dimesso il vicesindaco Mercuri
Nella lettera i contrasti nella maggioranza: «Non esistno più le condizioni per poter esercitare tranquillamente e in piena autonomia le funzioni a me demandate»
CROTONE Il vicesindaco di Cirò Marina, Pietro Francesco Mercuri, si è dimesso dall’incarico restituendo al sindaco, Sergio Ferrari, anche le deleghe assessorili (Sanità, commercio, artigianato, attività produttive, demanio, area portuale e area piano di insediamento produttivo).
Nella lettera inviata al sindaco, al presidente del consiglio comunale, agli assessori e a tutti i consiglieri, Mercuri scrive: «Con la presente intendo rassegnare le dimissioni dalla carica assessorile dalle funzioni a suo tempo conferitemi, da vicesindaco di questo Comune e rimetto nelle sue mani le deleghe a me conferite, in quanto ritengo non esistano più le condizioni per poter esercitare tranquillamente e in piena autonomia le funzioni a me demandate».
Mercuri, quindi, scrive che non ci sono più «le condizioni per potere esercitare tranquillamente» e attribuisce a pezzi di maggioranza le responsabilità della frattura. Non è, quindi, un divorzio consensuale. Le parole scritte fanno pensare a una rottura tranciante che potrebbe essere legata anche al fatto che Ferrari, eletto di recente al consiglio regionale della Calabria, nei prossimi giorni dovrà lasciare l’incarico di sindaco. Evidentemente il sostituto scelto potrebbe non essere il vicesindaco dimissionario.
Mercuri non fa riferimento al rapporto con Ferrari, ma potrebbero esserci anche queste ragioni ad avere spinto Mercuri a sbattere la porta. Il Comune di Cirò Marina, anche se il sindaco non sarà più Ferrari che andrà a fare a tempo pieno il consigliere regionale, non si scioglie e la consiliatura sarà portata a termine da un soggetto scelto dall’attuale sindaco.
Il prescelto dovrà, quindi, avere la delega di vicesindaco sinora gestita da Mercuri. C’è rottura e Mercuri, nella lettera di dimissioni, ricorda di «avere cercato di svolgere il suo compito, nonostante le difficoltà personali e familiari, con tenacia, correttezza, trasparenza massima, umiltà e con profondo senso di legalità».
Continuando, Mercuri aggiunge: «Mettendomi sempre a disposizione dei colleghi di Giunta, dei signori consiglieri, dei nostri dirigenti dell'ente, dei dipendenti tutti, ma principalmente delle istanze e le esigenze dei cittadini della nostra comunità».
«Il motivo di tale scelta è ormai risaputo - sottolinea - anche perché se ne è parlato in più occasioni e di recente anche con il gruppo: la mia indisponibilità a proseguire il rapporto istituzionale è dovuta al tentativo di qualche consigliere di maggioranza di voler far passare fatti ed accadimenti, indipendenti dal mio ruolo istituzionale, ma legati alla sfera della mia vita privata e familiare, come situazioni che potrebbero addirittura ledere l'immagine dell'amministrazione stessa».
E ancora: »A questo associo, molteplici circostanze di incompatibilità ambientale riconducibili a fattori relazionali, nella fattispecie mi riferisco a episodi provocatori, da me accusati, provenienti da un consigliere sempre di maggioranza, all'interno e fuori dalla casa comunale, che hanno arrecato limitazioni e, non poche, difficoltà ad espletare serenamente le mie attività». Concludendo, scrive: «È inaccettabile il tentativo reiterato da parte di qualcuno di arrecare danno alla mia attività ed alla mia immagine politico professionale e personale».

