Elezioni Calabria: Occhiuto accelera, al voto già il 28 e 29 settembre
La proposta è stata formalizzata nel corso di una riunione con consiglieri regionali di maggioranza e con gli assessori della sua Giunta: il rischio è di commettere errori

CROTONE Il presidente dimissionario della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, ha chiesto di anticipare il voto dal 12 e 13 ottobre al 28 e 29 settembre. La proposta è stata formalizzata nel corso di una riunione con consiglieri regionali di maggioranza e con gli assessori della sua Giunta.
La riunione si è tenuta subito dopo la seduta del consiglio regionale di oggi, che ha preso ufficialmente atto delle sue dimissioni. Una accelerata che richiede, comunque, il massimo impegno per non incorrere in situazioni di errori, che potrebbero compromettere l’operazione messa in campo da Occhiuto che, però, mette in serie difficoltà il centrosinistra impegnato ancora nella ricerca del candidato a presidente.
Il centrosinistra senza la candidatura a presidente ha anche qualche difficoltà ad ottenere il consenso dei papabili al consiglio regionale. La coalizione ancora non è stata varata.
Anche nel centrodestra ci sono difficoltà a mettere in piedi tutte le candidature e, poi, ci sono scadenze burocratiche rigide che non si sa se saranno rispettate. Entro domani dovrà esserci un incontro con il prefetto di Catanzaro, entro il 14 agosto prossimo dovranno essere pubblicati i manifesti elettorali in tutti i comuni della Calabria e sempre entro questa data dovranno essere aggiornate le liste degli elettori in tutti i comuni e fare un incontro con il presidente della Corte di appello.
Potrebbe bastare un errore, in uno di questi procedimenti per fare saltare ogni cosa. Occhiuto aveva già deciso questa data. Lo si era capito anche nelle cose sette ieri sera in un intervento ad una trasmissione televisiva su La7.
Quando il giornalista gli ha chiesto se la data fissata per il voto fosse quella del 12 ottobre, lui ha risposto “valuteremo”. Ha voluto accelerare per mettere in serie difficoltà gli avversari, non concedendo il tempo necessario per organizzare la campagna elettorale e le liste dei candidati. Anche se breve non sarà una campagna facile per nessuno e già si annunciano molti ricorsi alla carta bollata.