L'arte bianca
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CROTONE C’è una nuova stesura dell’Atto aziendale all’Asp di Crotone. Questa volta il commissario dell’Azienda sanitaria provinciale, Monica Calamai, i contenuti li ha concordati con i sindacati di categoria, che ha incontrato la scorsa settimana. Un incontro convocato con la procedura d’urgenza.

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A quanto pare, però, anche il nuovo documento programmatico della sanità della provincia di Crotone non sarebbe stato condiviso con il Collegio di direzione che dovrebbe essere rappresentare un passaggio obbligatorio. Non ci sono notizie nemmeno su un eventuale nuovo passaggio con la Conferenza provinciale dei sindaci, che aveva dato l’ok a una proposta contestata a più livelli ed evidentemente messa nel cestino delle carte da buttare dalla commissaria Calamai.

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La stesura approvata dalla Conferenza provinciale dei sindaci è stata vista, da più parti, come un’operazione elettorale. Una valutazione che potrebbe non salvare nemmeno l’attuale stesura concordata con i sindacati di categoria perché l’Atto per diventare operativo dovrà avere il via libera del commissario regionale per il piano di rientro. Una figura che, al momento, non esiste.

Il governo nazionale aveva nominato il presidente Roberto Occhiuto, che si è dimesso per evitare problemi di incompatibilità con la sua ricandidatura alla guida della Regione. I tempi di approvazione dell’Atto, quindi, potrebbero essere lunghi, ma serviva dare un segnale di cambiamento ai sindacati prima del voto (5 e 6 ottobre prossimi).

Fatto questo necessario chiarimento c’è da dire che i sindacati di categoria hanno condiviso il progetto di Calamai in quanto sono state accettate quasi tutte le proposte avanzate. Nel nuovo Atto ci sono novità positive per l’ospedale perché è stato recuperata l’Unità operativa di Angiologia, Dermatologia, Sub-intensiva e tutte le altre Unità che erano sparite dal progetto sono rientrate nel nuovo Atto.

L’unica lacuna che, però, ancora potrebbe essere recuperata con un percorso diverso è rappresentata dalla scomparsa della Terapia intensiva neonatale (Tin). Non ci sono più i quattro posti letto, ma si tratterebbe di una sospensione temporanea. Il recupero, però, dovrebbe avvenire con un piano di riordino regionale. I quattro posti letto, quindi, dovrebbero essere riattivati con questo nuovo piano, anche se c’è un responsabile che continuerà a pagarsi per la gestione dell’Unità operativa semplice che viene sospesa.

Dovrebbero, ma la certezza potremmo averla quando l’attività viene approvata ufficialmente. Una novità positiva è rappresentata dall’assegnazione di una struttura semplice all’Unità operativa di Medicina e lo spostamento di Microcitemia dal dipartimento Oncologia. La Week surgery (chirurgia a ciclo breve, cioè con ricovero ospedaliero limitato) compare come struttura semplice dipartimentale.

L’ospedale ci guadagna a discapito del territorio e rispetto agli amministrativi. L’altra grande novità arrivata nel corso dell’incontro con i sindacati riguarda il riconoscimento degli incarichi professionali. Sono stati già allestiti i collegi tecnici per dare una trentina di incarichi. Si tratta di un riconoscimento anche economico che dovrebbe rendere più appetibile ai medici il lavoro presso l’Azienda sanitaria. Non è la soluzione di tutti i problemi, ma un primo passo sì.

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