Akrea, la Uil ''strapazza'' il Cda: «Citta' sporca, differenziata in calo e lavoratori stremati»
CROTONE «La città è sporca, la differenziata diminuisce, la Tari aumenta e il Cda di Akrea sta guardare». È quanto scrivono in una nota Giovanni Mungari e Fabio Tomaino, rispettivamente responsabile Uil Trasporti e segretario generale Uil di Crotone.
«È passato un anno dall’insediamento del nuovo cda di Akrea - incalzano i due - eppure nulla è cambiato, anzi i numeri della percentuali di raccolta differenziata continuano a scendere, in beffa agli obiettivi del contratto di servizio che, dopo tante battaglie dei lavoratori, il sostegno politico della proprietà e il via libera dell’ente garante Anac, resta in attesa di una inspiegabile indecisione del presidente di Akrea a volerlo sottoscrivere. Un atteggiamento che mina la prosecuzione delle attività di gestione dei rifiuti urbani in un clima sereno ed ottimale, animando instabilità e incertezza».
«A nulla stanno servendo - stigmatizzano Mungari e Tomaino - i tentativi di confronto con il presidente di Akrea, come l’incontro sindacale dello scorso 17 giugno, alla presenza del sindaco e dell’assessore alle Partecipate, dove lo stesso ingegnere Voce ha sollecitato la risoluzione di alcune evidenti criticità tra cui: programmazione degli investimenti, assunzioni di nuove unità lavorative per la stagione estiva e una più attenta programmazione dei turni di servizio dei lavoratori. E nonostante il professor Padula, affiancato dal suo consulente legale esterno, abbia assunto impegni ben precisi, ad oggi non abbiamo avuto nessun riscontro, neanche la possibilità di sottoscrivere il verbale dell’incontro».
«Nel frattempo continuiamo ad assistere, da oltre 4 mesi - sottolineano i due dirigenti sindacali -, ad una ormai strutturata disorganizzazione che sta compromettendo i risultati precedentemente ottenuti dai lavoratori, sia in termini di efficienza del servizio che di decoro urbano, ad una gestione della programmazione dei turni che oltre a non rispettare, considerati gli esigui termini di preavviso, la vita personale e familiare dei lavoratori, incide negativamente sull’efficienza del servizio, sulla produttività dell’azienda e quindi sulle percentuali di raccolta differenziata; basta notare le condizioni di pulizia della città di Crotone in questo periodo».
«Inoltre, è il caso di ricordare che in concomitanza dell’inizio del periodo estivo - suggeriscono Mungari e Tomaino - sarebbe stato opportuno che l’azienda provvedesse all’aumento delle unità lavorative mediante assunzioni a tempo determinato per far fronte all’incremento di attività tipico della stagione estiva e dare così un po' di respiro agli altri lavoratori che, sovraccaricati di lavoro, per un evidente sottodimensionamento organico, non riescono ad usufruire del diritto alle ferie e di un periodo di meritato riposo. Ma neanche questo è avvenuto».
«A questo punto, ci poniamo qualche domanda - sollecitano i due dirigenti sindacali -: qual è il ruolo del presidente di Akrea? Se non occuparsi dell’efficienza del servizio, del benessere lavorativo dei propri dipendenti, della programmazione degli investimenti e quindi del futuro della società? Se la risposta è sempre la stessa ovvero quella di aver fatto quadrare i conti, allora ritorneremo a protestare, perché secondo le ultime bollette della tari i conti nelle tasche dei cittadini non tornano affatto», concludono Mungari e Tomaino.