Pd, Caiazza lancia il guanto di sfida e respinge la richiesta di dimissioni
La segretaria cittadina rinvia la discussione alla direzione regionale dei dem. Si chiude con un nulla di fatto la riunione che era stata richiesta da 12 componenti del direttivo
CROTONE Non vale la regola della maggioranza nel direttivo che ha chiesto un passo indietro alla segretaria cittadina del circolo di Crotone del Partito democratico. Annagiulia Caiazza ha detto a chiare lettere di non volersi dimettere ed invita tutti a partecipare alla direzione regionale del partito che dovrebbe essere convocata per venerdì prossimo.
Dovrebbe, perché ancora ufficialmente nemmeno alcuni componenti della direzione sono stati informati. La riunione dei dodici componenti della direzione autoconvocati, con un documento inviato al presidente dell’assemblea cittadina, Anna Melillo, tenutasi nel pomeriggio di oggi, si è chiusa, quindi, con un nulla di fatto, perché Caiazza probabilmente sostenuta politicamente dal segretario regionale del partito, Nicola Irto, ha lanciato il guanto di sfida.
Il lancio del guanto di sfida ha chiuso la riunione alla quale non hanno partecipato i dirigenti vicini a Caiazza (quattro?) e non era presente nemmeno la presidente Melillo. In prima battuta non era presente nemmeno la segretaria, che contattata telefonicamente ha chiesto qualche minuto di tolleranza perché doveva arrivare da Catanzaro, dove lavora.
Arrivata in sede, secondo quanto è dato sapere, sarebbe intervenuta per annunciare la sua volontà di non rassegnare le dimissioni e di spostare il confronto alla direzione regionale di venerdì. In quel momento nella sede del Pd erano presenti otto dei dodici firmati della richiesta di convocazione della direzione. Al momento dell’appello i presenti erano dieci.
Se qualcuno pensava di sfiduciarla ha fatto male i conti perché l’assemblea si è chiusa con un nulla di fatto. Alla fine qualcuno ha proposto di continuare la discussione presso l’ufficio dell’avvocato Gaetano Grillo, che è uno dei firmatari della richiesta dell’autoconvocazione della direzione cittadina. Al momento non sono trapelate indiscrezioni su come gli autoconvocati intendono procedere.
L’unica cosa certa è che ci sono tantissimi mal di pancia che potrebbero avere ripercussioni serie sulla formazione delle liste per le elezioni comunali della prossima primavera. Questo partito, già cinque anni fa, non ha presentato liste e candidati e la strada intrapresa sembra proprio la stessa.

