Scarcerato il 44enne commerciante di Strongoli arrestato per droga

CROTONE Convalida dell'arresto ma anche immediata scarcerazione per il quarantaquattrenne, commerciante di Strongoli arrestato nella mattinata del 17 novembre scorso dai carabinieri in flagranza di reato per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, di un'arma alterata e un'altra clandestina, numerose munizioni, nonché per furto aggravato di energia elettrica.

Così ha deciso il gip del Tribunale di Crotone, Assunta Palumbo, durante l'udienza di convalida di ieri (20 novembre), accogliendo l'istanza presentata dai legali Roberto Coscia e Felisia Benincasa. L'uomo era detenuto in via cautelare presso la Casa circondariale di Crotone.

I carabinieri, insospettiti dagli insoliti movimenti notati nei pressi dell'abitazione dell'interessato, avevano deciso di intervenire attraverso una perquisizione domiciliare effettuata con il supporto dell'unità cinofila.

È stato così che il cane del reparto speciale dell'Arma ha indicato la possibile presenza di stupefacenti in un locale abbandonato e adiacente l'abitazione dell'uomo. Qui sono stati poi trovati circa 4 chiogrammi di marijuana in buste termosaldate, circa 100 grammi di cocaina e circa 30 grammi di hashish, oltre ad altre modiche quantità di sostanza già suddivisa in dosi. Oltre al market della droga, tuttavia, nel magazzino era custodito anche un piccolo arsenale: una pistola alterata mediante un silenziatore, 69 munizioni, un revolver con matricola abrasa e 15 colpi.

Ebbene, secondo il giudice per le indagini preliminari esisteva il cosiddetto “fumus commissi delicti” che giustificasse l'arresto in flagranza del 44enne, perché supportato da molti elementi che ne hanno indotto la sua ipotetica responsabilità nel ritrovamento. Ma il giudice ha anche sottolineato come altri elementi rinvenuti sul luogo e altri a lui attribuiti potevano essere riconducibili all'attività illecita di terze persone, stante lo stato d'abbandono dell'immobile, quindi accessibile a tutti, e la mancata coincidenza della proprietà dello stesso con l'indagato.