Konecta, stop alle attività nel weekend. Sindacati: «Nessuna criticità»
Le Rsa rassicurano i lavoratori: «Rallentamenti sono esclusivamente legati alla gestione delle cartelle sanitarie da parte delle aziende ospedaliere»

CROTONE Attraverso un comunicato sindacale rivolto a tutte le lavoratrici e i lavoratori coinvolti nell’attività di digitalizzazione delle cartelle sanitarie le Rsa della sede di Konecta a Crotone (Slc Cgil, Fistel Cisl e Uilcom Uil) informano che l’azienda ha comunicato «la necessità di sospendere temporaneamente per i giorni di sabato domenica e lunedì l’attività di digitalizzazione, in quanto le cartelle ricevute nei giorni scorsi risultano essere state già lavorate».
«Alla luce del protrarsi di questa situazione – si legge nella nota – e considerando che il mese di agosto coincide con il periodo di chiusura o rallentamento delle attività da parte delle aziende ospedaliere fornitrici delle cartelle sanitarie, abbiamo richiesto all’azienda di verificare la possibilità di una diversa pianificazione del lavoro per il mese di agosto, proponendo in particolare l’organizzazione dell’attività dal lunedì al venerdì, con il sabato e la domenica liberi».
«Inoltre – aggiunge la nota –, abbiamo chiesto la riapertura del piano ferie estivo, al fine di consentire a chi lo desideri di integrare eventuali ulteriori giorni di ferie rispetto a quelli già approvati. L’azienda ha confermato che sta già svolgendo le opportune verifiche sulla fattibilità delle proposte avanzate e sta valutando soluzioni organizzative che possano evitare il ripetersi di queste situazioni in futuro».
«Ci è stato altresì ribadito – prosegue la nota – che, in caso di saldo ferie negativo, non vi sarà alcun addebito a fine anno: le ferie verranno recuperate mese per mese senza alcuna penalizzazione per il lavoratore».
«Ci teniamo a sottolineare – rassicurano le sigle – che l’attività di digitalizzazione non presenta alcuna criticità, ma che i rallentamenti sono esclusivamente legati ai tempi e alle modalità di gestione delle cartelle sanitarie da parte delle singole aziende ospedaliere, ognuna con procedure diverse per l’uscita, la consegna e il rientro delle documentazioni scannerizzate». Alla luce di ciò, le sigle sindacali hanno chiesto di «evitare strumentalizzazioni».