CROTONE «Quello che sta avvenendo in questi anni di amministrazione Voce non ha paragoni nel passato. È proprio vero, signor sindaco! E meno male, aggiungeremmo noi». È la replica del Partito democratico di Crotone al sindaco Vincenzo Voce sulla querelle innescata dai dem in merito ailavori di realizzazione della nuova Piscina Coni sul lungomare cittadino.

Natale al Centro Comune di Crotone
Natale al Centro Comune di Crotone

«Siete arrivati al Comune dichiarando guerra ad Eni - incalzano i dem - e alla "solita" politica. Su Eni e bonifica, la disfatta non solo vostra, ma ahinoi dell'intera comunità crotonese, è sotto gli occhi di tutti. Con i partiti, invece, ad ogni tornata elettorale avete tentato abbinamenti diversi fino ad approdare al centrodestra con Occhiuto. Vediamo quanto durerà».
«Ma questa volta, signor sindaco - scrivono i dem -, non siamo in consiglio comunale e non c'è Mario Megna che le cede la parola "per fatto personale". Non stiamo parlando di lei, ma le abbiamo posto domande precise su un progetto, quello della ex piscina Coni. Anzi, per essere più precisi, abbiamo posto quelle domande all'assessore preposto. Ma quello tace - chiedono i dem - e lei che fa? Come già accaduto a maggio scorso sullo stesso tema, piuttosto che rispondere nel merito, prova a deviare puntando il dito verso un esponente Pd».
«Come al solito - commentano i dem all'indirzzo del sindaco - passa all'attacco personale invece di rispondere sul piano politico. Per inciso, questo atteggiamento ci ricorda molto un suo omonimo, ma preferiamo restare sul tema piscina. Per una volta, risponda a tono alle domande che un partito di opposizione le ha posto: perché iniziare i lavori prima dell'estate con tutti i disagi del caso, per poi interromperli in autunno? I lavori sono effettivamente fermi? Perché? Quando riprenderanno? Avete valutato la sostenibilità dei costi di gestione? A fronte delle difficoltà di parcheggio già esistenti nella zona, avete previsto una soluzione?», chiedono ancora i dem.
«Forza prof - conclude la nota - le domande sono poche e chiare. I cittadini hanno il diritto di porre domande, e lei signor sindaco, di dare risposte».