“I ragazzi di via D’Amelio” ospiti a Crotone grazie a “è... solidarietà”
L’incontro si terrà giovedì 29 maggio prossimo a partire dalle ore 9.30 presso l’auditorium dell’Istituto scolastico “Sandro Pertini”

CROTONE “I ragazzi di via D’Amelio”, saranno ospiti dell'associazione “è... solidarietà” a Crotone per dibattere con gli studenti delle scuole della provincia sul tema della legalità, sul rispetto delle regole e contro ogni forma di violenza. L’incontro si terrà giovedì 29 maggio prossimo a partire dalle ore 9.30 presso l’auditorium dell’Istituto scolastico “Sandro Pertini” di Crotone.
L’evento, rientra nell’ambito del Progetto nazionale sulla legalità programmato da “è... solidarietà” ed è intitolato: “La memoria e l’impegno”. “I ragazzi di via D’Amelio”, e’ un’associazione antimafia e di promozione della legalità. Patrocinata dal Ministero della Cultura , costituita da ragazze e ragazzi studentesse e studenti universitari di vent’anni che sperano che sia possibile “fare l’impossibile” per combattere le mafie.
Nel Progetto di questa associazione, è previsto, tra l’ altro, un percorso antimafia, dove vengono richiamati luoghi di stragi, come via D’Amelio, con la quale la criminalità organizzata pensava di “aver vinto” contro lo Stato, assassinando, come nel 1992, Paolo Borsellino e gli uomini della sua scorta.
Per tale motivo, “è... solidarietà” ha ritenuto molto importante invitare a Crotone una delegazione dell’associazione “I ragazzi di via D’Amelio” per un confronto con i giovani, con l’obiettivo di stimolarli all’azione affinché i valori di legalità e giustizia diventino pilastri fondamentali della società di domani.
Nel corso della manifestazione, sarà consegnato simbolicamente alle delegazioni delle scuole presenti, copia del Manuale antimafia dal titolo: “Capaci di combattere le mafie”, scritto dai “I ragazzi di via D’Amelio”e patrocinato dal ministero della Cultura.
«Siamo convinti che commemorazioni e conferenze - dichiara Maurizio Principe, presidente dell'associazione -, seppur necessarie, non siano sufficienti per la divulgazione di una cultura sociale che miri allo smantellamento definitivo delle organizzazioni criminali e alla promozione della legalità».