Crotone violenta: vicini al punto di non ritorno, appello alla pacificazione
Lettera aperta dell'attivista Pino Greco rispetto all'aggressività che sta caratterizzando la stretta attualità. Ultimo atto: l'accoltellamento tra via Cappuccini e via Crea

CROTONE Riceviamo e pubblichiamo integralmente una lettera aperta dell'attivista Pino Greco che suona come un vero e proprio appello alla pacificazione in città rispetto al clima di violenza che sta caratterizzando la stretta attualità, non da ultimo l'accoltellamento tra via Cappuccini e via Crea.
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Grande preoccupazione dovrebbe suscitare in tutti noi il momento di grave tensione che la nostra città sta vivendo.
Ormai da tempo il livello di intolleranza, violenza, volgarità, atteggiamenti di onnipotenza ha raggiunto livelli vicini ad un punto di non ritorno.
Basta incrociare lo sguardo della nostra gente per cogliere da una parte rabbia e dall'altra amarezza e rassegnazione.
L'episodio dell'accoltellamento per un parcheggio dimostra di come non si tratta semplicemente di cronaca nera da dimenticare il giorno dopo. 
Si è conclusa l'estate con un altro efferato fatto di sangue. 
Filippo Verterame, un giovane che cercava di cambiare la narrazione della nostra terra con il lavoro e l'accoglienza è stato brutalmente ucciso alle Cannella. 
Già quel dramma doveva risvegliare coscienze e impegni. Invece il livello di violenza e il clima di prepotenza è andato via via aumentando.
Dobbiamo chiederci se basta solo la repressione del crimine o se insieme al rispetto delle regole, ognuno di noi possia fare qualcosa di importante e decisivo.
Dov'è finita la nostra città serena e civile, che faceva della solidarietà un fatto concreto, che si stringeva a chi ne aveva bisogno, che scendeva in piazza per difendere la sacralità del lavoro e la propria dignità.
Lo si faceva tutti insieme. Dov'è quella gente?
È venuto il momento di fare sentire di nuovo quel sentimento. 
Basta urlare. Basta ragionare con la pancia. Occorre pensare e agire con la mente.
Porre fine a ogni tipo di violenza, sia verbale che fisica.
L'appello che mi sento di lanciare in questo triste e delicato momento è quello di avviare un grande processo di pacificazione in tutta la società crotonese, in tutte le sue articolazioni, con la politica in testa che deve essere esempio di umiltà e di rispetto verso gli altri ruoli, anche per impedire che attraverso comportamenti emulativi, la prepotenza e l'arroganza non diventino la normalità nella nostra comunità cittadina.
Partiamo da noi, dai nostri ruoli, riprendiamo il cammino del confronto con pazienza e capacità d'ascolto. 
Soprattutto non restiamo indifferenti all'ennesimo episodio di violenza. 
Ognuno faccia la sua parte con responsabilità e amore per la sua gente e la sua terra.
Pino Greco cittadino di Crotone

